Una Fiorentina bella, appariscente e - finalmente - sicura di sè supera lo Slovan Liberec. Nessun problema per gli uomini di Sousa che colpiscono i padroni di casa nei momenti clou della gara, mettendo in ghiacco la partita con la marcatura di Babacar. La doppietta del rigenerato Kalinic completa il contorno, interroto da Sevcik.

CRONACA

Immediatamente, spinge sull'acceleratore lo Slovan con i suoi effettivi migliori; Secvik su tutti. L'agile esterno d'attacco mette a ferro e fuoco la fascia, costrigendo Gonzalo Rodriguez agli straordinari. Dopo 4 minuti Kalinic gira il compasso, morde la profondità e viene servito da un lancio millimetrico di Borja Valero, anticipato da Dubravka. E' una Fiorentina brava a contentere il pressing alto degli ospiti ed intelligente a far girare palla velocemente. All'8', passano i gigliati. Veleggia sulla trequarti Babacar, tenta di aprire sull'esterno, ma il petto di Hovorka stende il tappeto rosso a Kalinic il quale - lesto - anticipa il N°1 con un tocco volante che muore appena sotto l'incrocio. Non si risparmia il Liberec, voglioso di tornare subito in partita, ma un Borja Valero tuttofare sale in cattedra in fase di contenimento ed impostazione. La Fiorentina - soprattutto Kalinic - pende dalle sue labbra ed all'11 ci spiega perchè: imbucata perfetta per la corsa del 9 sul filo del fuorigioco, controllo e tiro violento sull'esterno della rete. La medaglia si gira e lo Slovan va vicino al colpo grosso con Breite (16') - cross pericoloso spazzato da Astori con la compartecipazione dell'intera difesa - e Sykora, bravo a sgusciare tra le maglie viola prima di franare su Tatarusanu intervenuto in uscita. Babacar spreca - un minuto dopo - una ghiotta occasione davanti alla porta, ma oggi è il Kalinic day. Ospiti cinici come non mai; Astori va razionalmente in verticale, Karafiat manca il pallone e viene sorpreso dal centravanti che insacca il doppio vantaggio. I cechi - però - sono duri a morire ed hanno la scorza da guerrieri. Vuch e Breite mettono sott'esame la Fiorentina, attenta a non abbassare la guardia. La migior occasione firmata Slovan arriva al 28' con la pennellata - da calcio piazzato - di Karafiat. Scende il ritmo della gara, gli uomini di Paulo Sousa centellinano il giro palla assaporando la vittoria. Lo Slovan non ci sta e - pian piano - alza di nuovo il baricentro francobollando i viola. Gli ultimi 5 minuti di primo tempo sono un monologo degli uomini di Trpisovsky, con Breite che scalda i guantoni ed i muscoli di Tatarusanu e con Vuch che scaglia una sorta di sterile tiro - cross

Il secondo tempo si apre con un'occasione succulenta per Kalinic; si passa sempre dai piedi di Borja, pallone appoggiato per Oliveira che suggerisce in mezzo per la spizzata - debole - del N°9. Lo Slovan - in moto perpetuo - viaggia sui binari esterni e tenta di disincantare la difesa viola con traversoni e cambi di gioco. Al 51', un fendente basso e potente di Breite  - da calcio piazzato - fa scattare come una molla Tatarusanu che spegne il pericolo aiutato dalla retroguardia. La partita prende una piega confusionaria ed agitata; vengono ammoniti Astori e Navratil, mentre Sousa butta Tello nella mischia con l'intento di presidiare le fasce. Trema la difesa gigliata ed alla fine accorciano i padroni di casa. Cross corto a reintrare; Karafiat si avvita e chiama Tatarusanu al miracolo, ma Sevcik realizza il tap-in e riapre la gara, rendenso inutile il grande intervento del portiere romeno. Entra il figliol prodigo Bernardeschi nel momento migliore degli avversari. Al 65' un'uscita sciagurata di Tatarusanu sta per regalare il gol, con Navratil che lo salta di netto al limite, ma il cross viene sbrogliato bene. Due minuti dopo, bomba da punizione di Breite con Tatarusanu che risponde a pugno chiuso. Senza pietà e con l'asticella della beffa alzata ai massimi livelli, la Fiorentina fa tris. Tello scippa palla a centrocampo, riparte Valero in progressione e serve lo stesso Tello defilato a destra. Lucidissimo l'ex Barca serve in mezzo Babacar che azzecca il movimento e deposita in gol. I cechi finiscono le pile ed aspettano i loro dirimpettai a centrocampo, tentando - sporadicamente - qualche discesa sulla fascia. Parte la girandola di cambi che vede entrare Bartl, Komlichenko per il LIberec e Sanchez per la Viola. I nervi saltano ed a farne le spese è Breite, il quale scivola pericolosamente su Rodriguez e si becca il secondo giallo. L'avvicinamento al 90' diventa dolce e sicuro e l'accademia della compagine italiana accompagna le due squadre negli spogliatoi. Trionfa la Fiorentina