Alla vigilia di Cagliari-Fiorentina, match valevole per la nona giornata di Serie A, Paulo Sousa è intervenuto in conferenza stampa. I viola vengono dalla vittoria in Europa League contro lo Slovan: "Questa squadra deve crescere tantissimo nell’affrontare tutte le azioni di una partita -le sue parole riprese da fiorentinanews.com- Ha le potenzialità per farlo. Deve essere la squadra a sostenere il singolo, non il contrario, è questa la nostra realtà. Possiamo e dobbiamo crescere tanto anche su questo aspetto. Secondo tempo? Questa squadra deve crescere tantissimo nell’affrontare tutte le azioni di una partita. Ha le potenzialità per farlo. Deve essere la squadra a sostenere il singolo, non il contrario, è questa la nostra realtà. Possiamo e dobbiamo crescere tanto anche su questo aspetto". 

La Fiorentina è tornata al successo dopo un mese: "Il cambio di temperatura può costarci così come il fatto che i nostri avversari abbiano avuto una settimana per preparare la partita di domani. Queste, però, non devono essere delle scuse per noi. Ripeto che dobbiamo superare noi stessi nell’intensità di ogni azione. Il Cagliari ha un’intensità alta e capisce molto bene i tempi di gioco. Dobbiamo tenerlo presente per continuare la striscia di risultati positivi. Vincere aiuta a vincere, ma questa squadra può fare molto di più a livello di gioco e di risultati. Per farlo dovremo essere più forti dei nostri avversari in ogni azione". 

Il Cagliari al Sant'Elia non ha mai perso davanti al proprio pubblico: "Ha cambiato assetto tattico dopo la prima partita. Hanno una certa continuità di risultati. E’ una squadra tecnica, con molto entusiasmo e che conosce bene la realtà della Serie A. Gioca lungo e rischia pochissimo quando gli avversari pressano alto. Ogni giorno per me è un esame, perché viviamo di risultati. Il mio modo di gestire le emozioni e di focalizzarmi sul controllo. Non dobbiamo essere ansiosi per quello che è già alle spalle"

Sousa deve sciogliere ancora i dubbi sul modulo: "La caratteristica principale di questa squadra è giocare, anche se in Serie A ci sono molti contrasti in tutte le zone del campo. I miei giocatori sono cresciuti sotto questo aspetto, ma l’intensità è più importante dei contrasto. A livello difensivo il nostro concetto base è di rubare il prima possibile il pallone ai nostri avversari, la differenza la fa l’intensità. Abbiamo la capacità di migliorare sotto questo aspetto, la squadra ha dimostrato di saperlo fare in passato". Schierare due punte e lanciare Babacar al fianco di Kalinic, o tornare ai due trequartisti a supporto dell'unica punta?: "Quello di Liberec è stato deciso anche in base alla disposizione in campo dell’avversario. Abbiamo scelto questo assetto tattico per avere un uomo libero fra attacco e centrocampo in modo da poter giocare anche in profondità. Nel primo tempo ci siamo mossi bene, nel secondo tempo non ci siamo riusciti. Ho scelto anche di dare continuità alle due punte".