La Fiorentina, si spera, non accuserà il colpo dopo la sconfitta contro il Crotone. Più che una certezza, Stefano Pioli spera che tale assioma ideale si tramuti in realtà fin da subito, con i suoi ragazzi pronti a cancellare la brutta prova vista in casa dei calabresi. Per confermare tutto il buono visto nelle ultime sfide, infatti, i toscani avrebbero dovuto vincere e convincere, allo Scida, finendo al contrario per soccombere contro un collettivo arcigno ma comunque inferiore tatticamente.

Scesi in campo con il 4-3-3, modulo atteso da Pioli come Leopardi attendeva il dì di festa, i suoi ragazzi non hanno saputo conquistare i tre punti, abbattuti mentalmente da un primo tempo praticamente insufficiente. Dopo un quarto d'ora circa di scricchiolii, infatti, la Fiorentina ha subito un pesantissimo uno-due da parte di Budimir e Trotta, liberi di fare quel che volevano a causa di una tenuta difensiva affatto attenta, come conferma d'altronde l'erroraccio di Astori che ha di fatto generato la seconda rete crotonese. L'illusoria rete di Benassi sul finire di tempo, non ha scosso gli ospiti, che per tutta la ripresa hanno attacco senza però trovare quel plus decisivo quantomeno per il pari.

E qui vengono le note dolenti. Al di là della penuria offensiva dei secondi quarantacinque minuti, ciò che ha fatto storcere il naso a Pioli è stata la confusione con cui i suoi attaccanti hanno approcciato al secondo tempo: Chiesa s'è dimenato tirando troppo e concretizzando poco, Gil Dias spesso si incaponiva sull'out destro, un Simeone troppo solo ha provato, senza successo, guizzi personali. Dati preoccupanti, soprattutto se si considera l'assenza di Thereau: il francese infatti, considerando quanto visto nelle prime uscite, ha confermato una preziosissima capacità di cambiare la sfida con un tocco, di inserirsi tra le linee, di preoccupare anche le difese più arcigne come quella del Crotone.

Solo il tempo ci dirà il reale peso dello stop contro i calabresi, ciò che è certo è che comunque ad oggi la Fiorentina non sembra ancora pronta al 4-3-3, con buona pace di un Benassi probabilmente rialzato alla linea di trequartisti. Forse con una settimana in più di lavoro questa disposizione tattica porterà i suoi frutti, ma in questo momento la soluzione di un uomo dietro Simeone sembra essere quella più adatta. C'è da capire, però, chi possa diventare il "vice-Thereau", viste le prestazioni insufficienti di Eysseric e l'assenza prolungata di Saponara. Problemi su cui Pioli lavorerà già da oggi, cercando di capire fin dove si possa modificare l'identità tattica di una rosa che, seppur con qualche difficoltà, ha dimostrato di saper duellare anche con le squadre meglio attrezzate.