Giornate fondamentali, sotto il piano psicologico nell'arco di una stagione, sono quelle prima delle soste causa Nazionali. E' il caso di quella ancora non completa ma per la maggioranza già svoltasi in Serie A fra ieri ed oggi, in cui fra le sfide più attese in programma c'era quella fra Fiorentina e Roma. Il risultato finale, dopo 90 minuti di spettacolo, è stato di 2-4 in favore dei giallorossi, che grazie alla doppietta di Gerson ed i gol nella ripresa di Manolas e Perotti sono riusciti a piegare una buona viola. Di questo match ha parlato, dopo lo svolgimento dello stesso, Stefano Pioli, tecnico degli sconfitti, ai microfoni di Radio Rai, come riportato da firenzeviola.it. Ecco le sue dichiarazioni, a partire da una domanda sull'approccio della squadra e i possibili problemi che si propongono adesso: "Sì, abbiamo sbagliato l'approccio è ed è stato grave, abbiamo creato tanto soprattutto nel primo tempo. Bisognava iniziare meglio il secondo tempo, sono situazioni che ci stanno penalizzando e che dobbiamo migliorare".

Il mister non crede che il fulcro del problema sia alla base della squadra, ma che riguardi l'intera compagine: "Non riguarda solamente la difesa, sarebbe un errore incolpare solo il reparto difensivo. Dobbiamo leggere meglio le situazioni. Siamo una squadra nuova e giovane, ci vuole più tempo".

L'allenatore si sofferma poi su un mini-bilancio delle possibili cause di una gara persa in questo modo, individuando i margini di miglioramento di una delle squadre più rivoluzionate nel corso dell'ultima sessione di mercato ed ancora, perciò, non perfettamente oliata come dovrebbe: "Abbiamo giocato contro una squadra forte, dobbiamo lavorare per trovare la giusta continuità. La fase difensiva deve essere di tutta la squadra, la loro qualità ci ha creato qualche problema. Sono situazioni che stiamo pagando e che paghi a caro prezzo con squadre in forma come la Roma. Sono situazioni che ci mancano, non siamo a livello delle prime cinque o sei del campionato, ma possiamo crescere. Abbiamo subito troppo la pressione degli avversari".