"I biancocelesti vanno messi tra le grande squadre, hanno perso appena due partite in 18 gare compresa l'Europa. Ci troveremo al cospetto di un avversario forte e motivato. Dovremo mettere in campo tanta personalità e tanto carattere". A testa alta e con coraggio, la Fiorentina di Stefano Pioli guarda verso la sfida alla Lazio di Simone Inzaghi, reduce da un periodo di forma tutt'altro che positivo. Due sconfitte ed un pareggio, scialbo, ottenuto in casa della Spal: i gigliati vanno a caccia di un risultato di prestigio, che possa infondere nuova linfa alla giovane truppa del tecnico bolognese. 

L'ex di giornata, nonostante il periodo negativo, guarda così alle migliorie da apportare nello schieramento in vista della gara dell'Olimpico: "Noi parliamo sempre di cambiamenti difensivi in base all'avversario che affrontiamo. Immobile è un attaccante bravissimo ad andare in profondità. Dovremo coprire bene le sue posizioni e limitare i suoi rifornimenti, dovremo essere compatti e organizzati davanti alla loro fisicità, specie sulle palle inattive". Il tutto prima di sottolineare però che l'atteggiamento sarà di fondamentale importanza per giocarsela contro i biancocelesti: "La voglia di mettere in campo una prestazione all'altezza delle nostre qualità. Ce la siamo sempre giocata anche nelle sconfitte, dove i particolari hanno fatto la differenza. Abbiamo valori tali per giocarcela anche contro avversari molto forti".

Uno sguardo anche agli interpreti offensivi, con Pioli che parla così delle possibilità di vedere Saponara dal primo minuto in campo prima di analizzare l'opportunità di un attacco a quattro punte: "No. Sta crescendo ma non è nelle condizioni per giocare dal primo minuto. Thereau-Simeone-Chiesa-Babacar insieme? Sì, in futuro può essere, tenendo conto degli equilibri. La differenza tra Babacar e Simeone? Può dare qualcosa di diverso ma vediamo domani cosa servirà". E sugli infortunati che saranno disponibili domani pomeriggio: "Domani recuperiamo tutti gli indisponibili e quando i giovani mi daranno più garanzie degli altri giocheranno. Il nostro percorso è di scegliere giocatori giovani con del potenziale che magari non ti danno risultato nell'immediato, ma in futuro sì".

 

Un raffronto ed un parere anche sul dirimpettaio Simone Inzaghi, che siede sulla sua ex panchina: "Del suo futuro va chiesto a lui. Ho visto spesso le sue partite e i risultati stanno parlando in suo favore. Fare bene un anno può capitare, ma dare continuità significa dare profondità al tuo lavoro. Perdere il derby può dare ripercussioni se il momento della squadra è negativo e non è il caso della Lazio".

Infine, un primo bilancio - del tutto positivo - sull'avvio di stagione, con Pioli che rimarca anche le parole di Corvino riguardo il progetto viola per questa stagione e si mostra ottimista in vista del prossimo futuro: "Sono ottimista di natura, credo nel lavoro. Non aspettarsi difficoltà e qualche passo falso era illusorio. La qualità c'è e possiamo dimostrarlo. Per conquistare l'ambiente la squadra deve giocar bene e portare risultati. Dovremo avere un approccio più positivo, aprire di più le nostre porte per restare in contatto con i tifosi. Corvino ha evidenziato la realtà della nostra situazione. È stato fatto un passo indietro a livello economico per sistemare i conti e che è cominciato un nuovo percorso e ci sarà la possibilità nel corso delle prossime sessioni di mercato di fare qualcosa. Il direttore ha espresso quello che la proprietà ha sempre detto: incominciare così per poi pian piano rinforzarsi e lottare per tornare in Europa. Gettiamo le basi per costruire qualcosa di meglio".