"La squadra di Sarri è una delle favorite per lo scudetto. E dopo l’eliminazione dalla Champions sarà ancora più concentrata sul campionato. Il Napoli muove la palla con grande abilità. Cercheremo di dare fastidio ai partenopei. Stiamo vivendo un buon momento". Testo e parole di Jordan Veretout, sorpresa del centrocampo della nuova Fiorentina targata Stefano Pioli. Il mediano francese ha stupito tutti, si è inserito alla perfezione negli schemi dell'ex tecnico di Bologna, Lazio ed Inter e, in coppia con Badelj, ed accanto a Benassi, è riuscito ad imporsi come uno dei migliori interpreti del ruolo. 

La viola si gode il guerriero transalpino, che in vista della trasferta di Napoli guarda all'atteggiamento dei suoi e su cosa poter fare per schermare al meglio le avanzate dei partenopei: "Mi piace concentrarmi su chi orbita nella mia zona di campo. Hamsik è un pericolo vero. E dovremo cercare di infastidire Jorginho che è il punto di partenza di molte manovre del Napoli". Dal Napoli alla sua Fiorentina: "Siamo una squadra in costruzione. Che sta crescendo. Abbiamo i valori per conquistare un posto in Europa. Lo abbiamo dimostrato pareggiando all’Olimpico contro la Lazio, una delle cinque grandi del campionato".

Dalla crescita della Fiorentina a quella di Federico Chiesa, con Veretout che elogia così il giovane compagno di squadra: "Deve ancora fare della strada ma ha numeri veri e può crescere molto. A volte ci trascina con il suo entusiasmo. La forza della Fiorentina però non è nei singoli ma nel gruppo". Non riesce invece ad imporsi l'ex Nizza Eysseric: "Lo conosco bene, abbiamo fatto un percorso insieme anche in Under 21. E nel Nizza che ha conquistato la primavera scorsa i preliminari di Champions è stato un grande. Ha solo bisogno di un po’ di tempo per mettere in mostra le sue qualità". 

Ed ancora, sul rapporto e sull'impatto con Pioli: "Mi piace. È esigente. Ci mette davanti ogni settimana a nuove sfide. Il mister mi aiuta a studiare gli avversari anche grazie a dei video che apprezzo molto. All’inizio non è stato facile entrare in sintonia con le idee calcistiche del nostro allenatore. In Francia e in Premier la tattica non è così centrale. Si gioca un calcio più istintivo. Ma ora ho capito la lezione e penso di averlo dimostrato in campo".

Uno sguardo anche al passato, con gli idoli di gioventù e non solo, ad ispirare la sua carriera: "Sono partito da Zidane. Normale, sono francese. Poi, sono stato conquistato, strada facendo, da Xavi e Iniesta. Nainggolan? Il belga è un grande. Ci ho giocato contro, mi ha impressionato. Mi ispiro a Nainggolan ma è complicato arrivare ai suoi livelli". Infine, il sogno Nazionale, con la maglia della Francia sullo sfondo: "Il sogno mio come di tutti i francesi che iniziano a dare un calcio a un pallone è indossare quella maglia speciale. Ma non è un’impresa facile. La nostra nazionale ha valori altissimi. Intanto devo fare bene con la Fiorentina".