Nel pomeriggio di A - fischio d'inizio alle 15 - interessante incrocio al Franchi di Firenze. La Fiorentina, in salute, ospita il Genoa, reduce dal KO interno con l'Atalanta. La compagine diretta da Pioli è in costante crescita, risultati e prestazioni confermano l'assunto. In settimana, pass per i quarti di Coppa conseguito. 3-2 alla Sampdoria, nel segno di Babacar e Veretout. Ulteriore iniezione di fiducia. Non conosce sconfitta, la viola, da quattro partite di campionato. Sei punti complessivi, l'ottimo pari del San Paolo come trampolino. Squadra giovane, incline all'errore, ma con un tasso di qualità rilevante. Il Genoa, di contro, è invischiato nella lotta per non retrocedere. Al momento, il grifone è in sedicesima piazza, due punti sopra la Spal. Effetto Ballardini, sette punti in tre partite prima dello stop, citato poc'anzi, con l'Atalanta. Partita dai due volti, Genoa al comando delle operazioni e in vantaggio, prima del ritorno nerazzurro. La trasferta di Firenze va ad inserirsi in una fase forse decisiva. Una serie di partite non facili, ma comunque alla portata del Genoa. Fondamentale raccogliere punti oggi, ma anche contro Benevento, Torino e Sassuolo. 

Fiorentina 

Dopo il mini-turnover di Coppa, Pioli torna all'antico e ripropone i suoi titolarissimi. Nel tridente d'attacco, spazio a Thereau, Chiesa e Simeone, con Babacar e Saponara in panchina. Badelj veste panni da regista, è il riferimento centrale. Le mezzali sono Benassi e Veretout. Sportiello gode della protezione di una linea a quattro. Laurini e Biraghi fungono da laterali, cerniera di mezzo composta da Astori e Pezzella. Astori è l'unico diffidato. 

Genoa

Nessuna rivoluzione nemmeno in casa Genoa. Pandev compone con Taarabt il tandem offensivo, Veloso è il direttore d'orchestra. Rosi e Laxalt coprono le due corsie, Rigoni e Bertolacci godono di maggiore libertà in mediana. Il tecnico chiede ai due inserimenti continui in zona gol. Tra i pali Perin, pacchetto difensivo a tre unità. Spolli il perno, ai suoi lati Izzo e Zukanovic. 

Dirige Calvarese.