Un pareggio che cambia poco la classifica delle due squadre e che quindi non serve a più di tanto. Fiorentina e Genoa non trovano il modo di farsi male e così si devono accontentare di un punticino a reti bianche nella sfida del Franchi. Pioli e Ballardini nel post partita hanno analizzato la prestazione delle rispettive squadre.

Cosi Pioli a Premium Sport: "Nel primo tempo la nostra manovra non è stata così intensa e incessante da creare difficoltà all'avversario, ma nella ripresa è andata molto meglio. Abbiamo concluso verso la porta avversaria più di venti volte. Queste sono partite difficili in cui l'avversario si chiude e riparte bene. La considero una prova di maturità della mia squadra. Oggi ci è mancata freschezza, per sbloccare queste partite ci vuole un pizzico di intraprendenza in più e di fortuna su qualche rimpallo. A Napoli era una partita difficile. Oggi ci è mancato qualcosa dentro l'area, 24 tiri verso la porta sono tanti ma soltanto 5 o 6 nello specchio. Dobbiamo migliorare, se vuoi vincere queste partite ci vuole più precisione. Non vedo comunque cali di atteggiamento con le cosiddette 'piccole' o atteggiamenti sbagliati. Oggi all'inizio non siamo stati intensi come dovevamo, ma abbiamo avuto non so quante palle gol, anche dentro l'area. Dobbiamo migliorare nell'approccio mentale e sapere che in certe partite devi approfittare di ogni minima occasione perché gli avversari te ne concedono poche".

Queste invece le considerazioni di Ballardini a Radio Nostalgia: "Nel primo tempo il Genoa si è espresso bene,  sia  in pressione che nel  gioco. Nel secondo male, abbiamo subito troppo. C’è da considerare la qualità dell’avversario, la Fiorentina è forte, detto questo bisogna essere più attivi, cercando di giocare e cercando di condizionare di più gli avversari. Nel primo tempo gli attaccanti sono stati molto bravi, come i centrocampisti e gli esterni Nel secondo non così bene, neanche nelle chiuse. Pandev, Taarabt e Lapadula sono stati bravissimi a dare sostanza alla  squadra, hanno corso tanto e si sono dati da fare, io mi sento di dirgli  bravi, soprattutto  nel dare compattezza alla squadra. Siamo stati troppo passivi, poveretti loro che potevano fare ben poco in zona gol. A me interessa il nostro percorso, quando facciamo bene le nostre cose va bene". 

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni