La Fiorentina si illude per pochissimi minuti, quelli che passano tra il vantaggio viola di Simeone e il pareggio del Milan con Calhanoglu. La gara contro i rossoneri non è stata particolarmente spettacolare, ma in caso di tre punti avrebbero permesso ai viola di compiere un discreto salto in avanti in classifica. Così non è stato e Pioli nel post partita parla anche di episodi arbitrali.

Il tecnico viola in conferenza stampa torna in particolare sul giallo di Romagnoli a fine primo tempo. Per Pioli il colore del cartellino doveva essere diverso: “Io ho parlato solo con Tagliavento, che era il quarto uomo. Mi hanno detto che hanno controllato. Preferisco non commentare o si offendono. Sono due punti persi, il fatto che sono qui a dire questo significa che siamo cresciuti tanto. La partita l'abbiamo fatto noi, il Milan era tutto chiuso dietro. Per vincerla serviva uno sforzo superiore, è il tassello che manca alla nostra crescita. 4 mesi fa si parlava del Milan come possibile vincitore dello Scudetto e su di noi c'era grande scetticismo. Le partite per avere ritmo bisogna giocarle in due, era difficile con il Milan chiuso dietro.

Non si possono costruire 10-12 occasioni con una squadra così chiusa. Sportiello ha fatto due parate e in una abbiamo preso gol. Chiesa l'ho visto svuotato fisicamente e mentalmente dopo la partita con la Lazio. Non possiamo andare a 1000 all'ora per tutta la stagione. E' normale in questo periodo della stagione accusare un po' la stanchezza. Dobbiamo recuperare in fretta perchè tra una settimana si gioca ancora. La sosta arriverà nel momento giusto per noi. Ero contento già a giugno, ora sono ancora più soddisfatto della scelta che ho fatto. Sportiello in tutta la partita avrà fatto al massimo due parate… Chiesa? È rimasto fuori perché l’ho visto svuotato dopo gli ultimi due allenamenti. Non possiamo andare a mille all’ora per tutta la stagione. Faccio i complimenti a Veretout perché lui come altri ha fatto la terza partita in pochi giorni”.

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni