Fiorentina, Pioli: "Juventus senza punti deboli, ma Firenze ci spingerà"

Il tecnico dei gigliati, alla vigilia della sfida di domani sera del Franchi contro la Juventus, ha parlato dell'importanza della partita e di come intende battere i bianconeri.

Fiorentina, Pioli: "Juventus senza punti deboli, ma Firenze ci spingerà"
Foto Fiorentina Twitter
andrea-bugno
Di Andrea Bugno

Il nove febbraio 2018 è cerchiato in rosso per la piazza di Firenze e per la Fiorentina tutta. Da inizio campionato la piazza toscana non attende altro che la sfida alla Juventus di Massimiliano Allegri e, alla vigilia della sfida di domani, il tecnico dei gigliati Stefano Pioli ha ribadito l'importanza di affrontare i sei volte campioni in carica e provare, con la spinta del Franchi, a metterli in difficoltà. Una rivalità storica, una partita che, all'interno dell'arco della stagione, vale più di semplici tre punti per i viola. 

A confermarlo le parole del tecnico nella conferenza stampa di presentazione di oggi: "La piazza ci deve aiutare ma non ho dubbi che sarà così. La squadra vuole andare oltre i propri limiti perché sappiamo che per Firenze è la partita. Dobbiamo trovare energie anche quando sembrerà di non averne più". Il tutto prima di spostare l'attenzione sulla squadra di Allegri: "I nostri avversari sembrano non avere punti deboli, soprattutto se guardiamo le ultime prestazioni. Dovremo dare il massimo. Laurini non sarà convocato e dovremo difenderci molto bene lo stesso. Dobbiamo pensare di fare la miglior prestazione possibile, dal punto di vista tecnico, tattico e fisico. Dovremo lavorare tanto durante la gara".

Riguardo la preparazione della sfida, Pioli non ha bisogno di specificare qualcosa o di caricare l'ambiente ulteriormente: "Di solito di dice che queste partite si preparano da sole. Ho una squadra con molti stranieri ma tutti sentono che quella di domani è una gara importantissima. Farò di tutto per motivare ancora di più i miei giocatori ma la squadra sa cosa rappresenta questa partita". Il tecnico bolognese spera domani sera di rompere un digiuno che dura da sempre contro i bianconeri, aspetto che gli pesa, ma non troppo: "Sì, mi pesa non averli mai battuti, ma sono concentrato sulla vittoria".

Ed ancora, sulle motivazioni legate alla sfida e su cosa potrebbe sbagliare la Juventus, il tecnico prosegue: "Non possiamo e non vogliamo pensare che quella di domani sarà una partita che possiamo anche perdere. È già successo che la Fiorentina abbia battuto una Juve più forte, perché non può succedere di nuovo? Loro non credo che arriveranno con un atteggiamento non consono. Noi non possiamo sperare che loro sbaglino qualcosa, hanno una mentalità vincente e sono una società che vuole sempre vincere". Rispetto alla gara d'andata la Fiorentina appare più squadra e maggiormente consapevole dei propri mezzi, motivo per il quale i viola potrebbero avere più coraggio: "Cercheremo di offendere tutte le volte che avremo la possibilità. Non siamo una squadra che ama difendersi e non lo faremo certo domani sera. La Juve nelle ultime 15 ha subito un solo gol e ha concesso una media di un'occasione a partita ma vogliamo mettere in campo intensità e provare a fare male con convinzione ai nostri avversari. Difficilmente riusciremo a creare sette o otto occasioni quindi sarà fondamentale sfruttare quelle che ci capiteranno".

Inoltre, riguardo il caso Thereau e sulla formazione di domani, Pioli continua: "Thereau non è un caso ma la situazione rientra in un'annata dove la condizione psicofisica non può essere sempre al top. Ha avuto un infortunio muscolare che lo ha penalizzato ma ora sta meglio ed è pronto a dare il suo contributo. La formazione? E' decisa. Domani mattina la squadra la saprà ma non dobbiamo stare dietro ai numeri, non ci sono ruoli quando difendiamo ma solo spazi da occupare".

Infine, una battuta su chi toglierebbe alla Juve, prima di sottolineare i meriti di Allegri nella costruzione del ciclo bianconero: "Non lo dico perché non lo becco mai. Un mese fa avrei detto Mandzukic, adesso invece Higuain è in splendida forma, ma non dobbiamo pensare a fermare un solo giocatore. Insieme ad Ancelotti è il miglior allenatore italiano. È un motivatore e sa mischiare bene le carte. Molto spesso le sue squadre sono imprevedibili e riesce a vincere in Italia provandoci poi anche in Europa".