Genoa e Fiorentina vengono fermate dalla pioggia, che ne frena le speranze di vittoria dopo soli ventotto minuti di gioco. Una bella gara da parte del collettivo rossoblu, abile a limitare gli avversari aggredendo spesso sulle fasce. Incerta la data della continuazione di gara. 

Padroni di casa che scendono in campo adottando un 3-5-2 pronto a divenire, all'occorrenza, 3-4-3: davanti Perin, finalmente titolare dopo il brutto infortunio, si piazzano Izzo, Burdisso ed Orban, preferito sia a Gentiletti che a Munoz. A centrocampo confermatissimi  Rincon, Veloso, Lazovic e Laxalt, mentre in attacco e ai lati dell'unica punta Pavoletti, pronti a tagliare la difesa avversaria Lazovic e Gakpé. Un ugualmente offensivo 3-4-2-1, invece, per gli ospiti: Tatarusanu in porta, Tomovic-Rodriguez-Astori in difesa, Badelj e Sanchez in mediana con Olivera e Tello a protezione delle fasce. Prima punta sceta da Sousa, come ampiamente pronosticato alla vigilia, Nikola Kalinic, con Borja Valero e Tello a sostegno dalla trequarti. 

Primo tempo che inizia in maniera tambureggiante ambo le parti, con Genoa e Fiorentina immediatamente propositive in proiezione offensiva. Il 3-4-3 di casa mette però lentamente alle corde il collettivo di Sousa, con Tello ed Olivera spesso costretti a ripiegare dietro limitandosi alle semplici azioni difensive. Al 7' grande passaggio di Laxalt per Gapkè, che involato verso la porta viene fermato da Banti, decisione alquanto dubbia anche rivedendo successivamente il replay. Gli ospiti non riescono dunque a riproporsi ottimamente in avanti, lasciando isolato un Kalinic che, comunque, non disdegna lo scontro fisico con l'arcigno Gonzalo Rodriguez. Discorso differente, invece, per Leonardo Pavoletti, che ottimamente sostenuto dagli esterni di attacco spesso latita nei pressi dell'area di rigore toscana, cercando il varco giusto per offendere. Al 13' grandissima chance genoana, con Pavoletti che dalla distanza e di controbalzo prova a sorprendere Tatarusanu, comunque attento nel disinnescare il preciso tiro avversario.

Cinque minuti dopo, invece, il portiere rumeno rischia moltissimo, uscendo di testa e permettendo a Rigoni di tirare in porta una conclusione precisissima e respinta solo dal posizionamento eccellente di Astori, davvero provvidenziale nella specifica circostanza. Nonostante il diluvio copioso, abbattutosi violentemente sul Marassi, non cambia l'inerzia della gara nel corso della seconda fase di tempo, con il Genoa pericoloso e sfortunato al 24', quando un colpo di testa di Laxalt lambisce la traversa a Perin battuto. E' l'ultima azione prima dell'interruzione di Banti, decisione presa constatando l'impossibilità di giocare sotto il diluvio ligure. Dopo circa mezz'ora passata senza giocare, Banti sceglie di rinviare la gara, concludendo di fatto un pomeriggio che prometteva spettacolo ed emozioni. Volendo giudicare il poco che è stato messo in campo dalla due formazioni, meglio il Genoa, pericoloso con Pavoletti e laxalt su tutti. Per la Fiorentina si salva invece Rodriguez, unico baluardo a non perdere mai di vista la rotta.