Una scommessa vinta dal presidente Preziosi. Il Cholito Simeone, arrivato in punta di piedi dal Sudamerica, è letteralmente esploso alla corte del tecnico Ivan Juric, e complice anche i contemporanei infortuni occorsi all'ormai ex compagno di squadra Pavoletti, si è appropriato del "posto fisso" al centro dell'attacco del Grifone, non mollandolo più. Sono già sei i gol realizzati in 15 partite, tra questi la splendida doppietta inflitta ai campioni d'Italia della Juventus. L'uomo del momento, in casa genoana, ha rilasciato un'intervista al sito ufficiale del club rossoblù ripercorrendo brevemente questi intensi mesi che ha vissuto in Italia:

"Di meglio non avrei potuto chiedere a questa stagione. Non mi aspettavo di giocare e di segnare in questo modo. L’obiettivo era ambientarmi senza pressioni, calarmi nella mentalità del calcio italiano, vivere un’esperienza utile a migliorarmi. Le cose sono andate avanti più velocemente, perché la realtà ha superato le aspettative. Sono molto contento. Sono consapevolo che sono solo agli inizi e devo dare ancora tanto. Ho trovato condizioni favorevoli per concentrarmi sul lavoro e cercare di imparare in fretta. Devo ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato e sono tanti. La lingua non è stata un problema. Avevo vissuto in Italia i primi anni, e poi lo spagnolo è molto simile. Non è stato facile allontanarmi da casa, questo sì, ma era ciò che ho sempre voluto e sperato. Venire in Europa è il sogno che mi accompagna da quando ero bambino. Sono stato fortunato a trovare delle affinità nello spogliatoio. Dopo il primo gol, grazie alla squadra, non mi sono fermato".

L'attaccante madrileno classe 1995, figlio del Cholo, non ha alcuna intenzione di fermarsi ora sul più bello. L'esperienza genoana è solo agli albori, ma c'è già chi lo ha accostato, nelle ultime settimane, a Diego Milito. Paragone forte, che però non scalfisce l'umiltà di un ragazzo cresciuto a "pane e pallone". Sull'argomento non si scompone: "Io paragonato a Milito? E’ bello sentirlo dire ed è importante sapere che posso diventare come lui".