Il Genoa di Juric è stato, come spesso accade durante le sessioni di mercato, preso e ribaltato dal presidente Preziosi. Tanti movimenti, in entrata e in uscita, hanno per forza di cose cambiato la situazione all'interno dello spogliatoio. Un minimo di sbandamento era anche lecito aspettarselo, ma il pareggio in casa della Fiorentina ha fatto vedere tutta la qualità dei rossoblu, grazie agli arrivi di giocatori come Taarabt, Hiljemark e alla continuità realizzativa del Cholito Simeone.

Adesso, però, Juric vuole tornare a raccogliere i tre punti e l'intenzione è quella di ricominciare a farlo già dalla gara contro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco: "Contro la Fiorentina il gruppo ha avuto una grande reazione, un bel segnale. Questa settimana abbiamo lavorato bene e con la giusta intensità. Sono convinto che adesso siamo una buona squadra, il materiale c’è, l’obiettivo è lavorare sull’ intesa per consolidare determinati meccanismi. Contro il Sassuolo sarà fondamentale ottenere i tre punti per la nostra autostima. Il pareggio con la Fiorentina è stato importantissimo per il morale. Dobbiamo tornare il Genoa di inizio anno, rivedere quella dinamicità e quel possesso palla che ci ha contraddistinto. Il Sassuolo è una squadra di livello. Hanno una squadra piena di giocatori italiani e di talento e a prescindere dall’ avversario esprimono sempre il loro gioco a prescindere dal modulo."

Fiorentina-Genoa 3-3, repubblica.it
Fiorentina-Genoa 3-3, repubblica.it

Seconda parte di conferenza dedicata a diversi singoli presenti nella rosa, arrivati anche dal mercato: "Veloso è indietro, Cataldi bene e Rigoni ieri ha svolto il primo allenamento. Palladino? È pronto, può giocare dal primo minuto. Ha qualità importanti ed è un grande professionista. Simeone ha cervello, vede le cose e le analizza per tradurle concretamente sul campo. In area di rigore si muove alla grande, noi lo abbiamo aiutato a migliorare sotto alcuni aspetti, come la gestione del pallone. Sapevo che era un giocatore di grande potenzialità. Pandev mi fa impazzire a livello umano, un giocatore che ha vinto tutto, ma allo stesso tempo di grande umiltà. Lo tengo in grande considerazione."