Dopo la bruciante sconfitta interna contro il Sassuolo, che ha di fatto bocciato il lavoro di Juric e il mercato insufficiente, la curva del Genoa si è fatta sentire, protestando contro il patron dei Grifoni Preziosi, reo di non aver agito correttamente proprio durante la sessione invernale di rafforzamento. Al centro di un momento nerissimo, un filotto negativo lungo sette vittorie, il Genoa sembra aver perso quello smalto e quell'aggressività che l'avevano resa una vera e propria mina vagante per le altre diciannove di A, spesso cadute sotto i colpi di Simeone e compagni.

Il punto più alto della gestione Juric, quella roboante vittoria per 3-1 contro la Juventus, sembra essere ormai solo un ricordo sfocato nella mente dei tifosi rossoblu, delusi da un mercato di gennaio poco scoppiettante in entrata e molto sanguinoso in uscita, con la società genovese rea di aver ceduto Pavoletti, Ocampos e Rincon, assoluti protagonisti del girone di andata, prelevando invece Cataldi, Hiljemark e Taarabt, talentuosi ma non all'altezza dei predecessori. Il solito stravolgimento di rosa, misto ai risultati negativi, ha indispettito gli ultras, "scoppiati" dopo lo 0-1 contro il Sassuolo, vera e propria goccia di un vaso già stracolmo.

Culmine del malcontento rossoblu, un atto vandalistico della tifoseria, che ha bloccato il pullman della rosa all'uscita dello stadio, costringendo la polizia ad intervenire. Una delusione giustissima si è dunque trasformata in contestazione ingiustificata, sintomo di un rapporto, quello cioè tra il Genoa inteso come tifoseria ed il suo presidente, giunto ai ferri corti. Vedremo ora come reagirà Preziosi, che spesso si è ritrovato costretto a "navigare" con il vento contrario.