E' la grande serata del Napoli quella dell'anticipo della 24esima giornata del campionato di Serie A di quest'anno. Una vittoria di maturità, una di quelle che si è sempre detto che hanno fatto la differenza nelle lotte Scudetto degli ultimi anni, quella di stasera sul Genoa. 2-0 il risultato finale, tutto nel secondo tempo, con le marcature di due acquisti estivi, Zielinski e Giaccherini, dopo una prima frazione giocata alla pari dagli ospiti.

Con pazienza e qualità, però, gli azzurri si sono portati avanti e hanno mantenuto la rete inviolata per la prima volta dopo 7 partite con gol subiti consecutive. Tutte buone notizie per Sarri, allenatore dei campani, che adesso può affrontare l'andata della doppia sfida contro il Real Madrid in Champions League con tanta serenità.

C'è, però, un'altra faccia della medaglia. Nel calcio, per ogni vincitore c'è un perdente: questa sera il ruolo di sconfitto è per Ivan Juric e - conseguentemente - per la sua banda. Il tecnico di origine croata si è presentato ai microfoni di Sky Sport per spiegare quello che è probabilmente il culmine della crisi rossoblù: solo 2 i punti ottenuti nelle ultime 9 partite, un inferno inspiegabile dopo un grande avvio di stagione. Queste le sue prime parole, riguardanti la gara in generale, focalizzandosi anche sugli infortuni della prima parte del match: "Il primo tempo è stato ottimo. Abbiamo giocato come volevamo, fatto possesso e avuto situazioni in cui potevamo fare meglio e dovevamo sfruttarle meglio. Dopo gli infortuni sia di Gentiletti sia di Veloso ci siamo abbassati e limitati soltanto a difendere. Contro di loro non è semplice perchè hanno grande classe".

Si prosegue focalizzandosi più che altro sulla crisi. Sulla domanda riguardante le sue sensazioni, il mister dice che il peggio secondo lui è passato, e anzi anche dalla partita odierna sono arrivati segnali positivi. Adesso, però, è ora di fare qualcosa di molto più concreto, visti i numeri impietosi: "La mia sensazione è che abbiamo avuto difficoltà a gennaio in tutto. Nelle ultime settimane abbiamo fatto bene e ho visto la squadra che voglio. Anche oggi segnali positivi. Quando fai soltanto due punti in otto partite devi preoccuparti. Anche gli infortuni non aiutano. Bisogna rialzarsi: abbiamo 3 partite adesso e dobbiamo svoltare".

Un'opinionista crede che la crisi del Grifone dipenda principalmente da un calciomercato scellerato, con le cessioni di uomini fondamentali come Rincon alla Juventus e Pavoletti, proprio al Napoli. Il tecnico non è polemico con la società e anzi, vede tutto sotto un altro aspetto, come una serie di sfortunati eventi, non solo portati dal calciomercato: "Il nostro problema è stato che si è fatto male Veloso qualche settimana fa e abbiamo perso insieme sia lui che Rincon; poi anche Pavoletti e Perin che hanno personalità rilevanti per lo spogliatoio. Poi quando arrivano 7-8 nuovi giocatori ci vuole tempo. Devi affrontare delle difficoltà che ci sono, ma da delle settimane stiamo facendo le cose come si devono. Mi preoccupano gli infortuni di Veloso e Gentiletti che sono giocatori fondamentali per il nostro gioco".

Infine l'aggiornamento sulle condizioni di tre giocatori in particolare: i primi due sono stati già citati e sono Miguel Veloso e Gentiletti, usciti anticipatamente prima dell'intervallo per problemi fisici, e poi anche del neo-acquisto Taarabt, gran talento che però deve ritrovarsi: "Miguel si è stirato di nuovo, credo. Per Gentiletti è più complicato. Taarabt è arrivato in brutte condizioni, piano piano si inserisce e deve farlo bene. Ci sono delle cose che deve migliorare e spero che lo faccia il prima possibile".