Bye bye Mandorlini. Il Genoa riparte da Ivan Juric. Ieri mattina la dirigenza rossoblù ha sollevato dall'incarico l'ex tecnico dell'Hellas Verona che era subentrato proprio al croato il 19 febbraio scorso, all'indomani della pesante scontitte patita dal Genoa sul campo del Pescara (0-5). Poco meno di due mesi in cui Mandorlini non è riuscito a dare la scossa alla squadra, rivitalizzarla. Dopo aver ottenuto quattro punti nelle prime due uscite (un pareggio casalingo, in rimonta con il Bologna ed il blitz di Empoli), il Grifone è poi incappato in quattro sconfitte consecutive, subendo 10 gol, senza segnarne. Un bottino magro, magrissimo, che ha spinto Preziosi a ritornare sui suoi passi, e richiamare al timone della sua barca, allo sbando, la sua prima scelta, il croato nativo di Spalato.

Il tecnico croato si è presentato a Pegli ieri, appena dopo pranzo, intorno alle 13:30. Dopo un breve discorso alla squadra, ha subito diretto l'allenamento, in vista del delicato match che la formazione genoana affronterà sabato pomeriggio (ore 15:00) tra le mura amiche contro la Lazio, ferita dallo 0-3 subito a domicilio dal Napoli. A margine della seduta di lavoro di ieri, il tecnico ha espresso il suo pensiero riguardo all'avventura 2.0 intrapresa al timone del 'Grifone' rossoblù: "Nessuno mi ha dovuto convincere nel ritornare qui. Per uno che ha giocato tanti anni con questa maglia, non c'è assolutamente da pensarci. Il mio ritorno è una nuova sfida, una rivincità. In questo periodo ho riflettuto molto, ed ho capito che se ci troviamo ad affrontare queste difficoltà, la colpa è di tutti, nessuno escluso. Io sono molto carico, con la mia voglia ed il lavoro quotidiano voglio risollevare il Genoa: in questo momento dobbiamo dimenticare il passato e concentrarci solo ed esclusivamente sul futuro prossimo".

Il Genoa, seppur reduce da un prolungato periodo negativo, costellato da numerose sconfitte e prestazioni mediocri, conserva un buon margine dal terzultimo posto, di attuale proprietà del Crotone. Sono 9 i punti di vantaggio del Genoa, ma i pitagorici, dimostratisi in palla nelle ultime settimane, potrebbero iniziare a mettere il fiato sul collo alla truppa di Juric, che però si dimostra positivista: "Certo, dobbiamo preoccuparci, ma sono fiducioso nelle capacità della mia squadra. Dobbiamo svestirci da questa paura, ansia che ora ci attanaglia, dobbiamo lasciarci andare e ritornare a giocare con grinta e cuore. Sono convinto che ritroveremo la nostra anima, la via maestra per finire con il sorriso questo difficile torneo".

Infine, Juric fa anche appello ai tifosi - "Mi auguro che capiscano il momento e ci diano un grande sostegno" - in un finale di stagione che si preannuncia caldo torrido per il Genoa, impegnato a ritrovare vittorie per non rischiare nulla, e mandare all'aria quanto di buono fatto intravedere nei primi mesi di campionato. Con Juric, dunque, un calcio al passato, con la speranza che possa regalare nuovamente quel Genoa frizzante, sbarazzino, che per alcuni tratti (la gara contro la Juventus) ha anche rasentato la perfezione.