Dopo la sconfitta contro l’Udinese al Ferraris, il Genoa proverà a riscattarsi all'Olimpico, contro la Lazio di Simone Inzaghi, di certo uno degli avversari più duri da affrontare in questo frangente di campionato. Dunque, un compito non facile, ma il Grifone ha dalla sua il confortante ruolino di marcia in trasferta: 3 vittorie, 4 pareggi, 4 sconfitte, 5 reti segnate e 6 subite. Il Genoa viaggia meglio in trasferta che tra le mura amiche: 1.18 punti di media lontano da Genova, 0.73 in casa.

Il tecnico Ballardini è costretto a ridisegnare la difesa. Fuori per infortunio Izzo e per squalifica Spolli, due terzi della linea a tre abituale è inutilizzabile. I sostituti saranno Biraschi e Rossettini che comporranno il trio con Zukanovic. A loro l'arduo compito di frenare bomber Immobile e Felipe Anderson, brasiliano in ascesa dopo i problemi fisici patiti ad inizio stagione. In mediana, con l’assenza dell’infortunato Veloso, si annuncia una rivoluzione. Bertolacci sarà al centro, fungerà da playmaker, mentre ai suoi lati agiranno Omeonga ed Hiljemark, con quest'ultimo che questa serà bagnerà l'esordio 2.0 con la maglia rossoblù. Sugli esterni disco verde per Rosi e Laxalt, chiamati a fronteggiarsi con i pari ruolo Marusic e Lukaku, compito non facile. In attacco, Galabinov dall'inizio, affiancherà il macedone Pandev. Non convocato Taarabt, le sue condizioni fisiche non ottimali hanno spinto Ballardini a puntare su altri.

Questa la probabile formazione, classico modulo di gioco, il 3-4-3 a cui mister Ballardini ci ha abituato: 1 Perin; 5 Izzo, 13 Rossettini, 87 Zukanovic; 20 Rosi, 88 Hiljemark, 8 Bertolacci, 40 Omeonga, 93 Laxalt; 19 Pandev,16  Galabinov. Allenatore: Davide Ballardini. Proprio l'allenatore, alla vigilia, ha avvertito i suoi ragazzi della pericolosità della trasferta romana: "la Lazio produce un ottimo calcio, uno dei migliori in Italia, dobbiamo restare sul pezzo per tutti i 90' minuti, commettere meno errori possibili e cercare di limitare le loro fonti di gioco".

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Andrea  Indovino
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