E' il nuovo capitano della nuova Inter, costruita da Ausilio e dall'ex Fassone e plasmata a sua immagine e somiglianza da Roberto Mancini, che dopo cinque partite guarda tutti dall'alto di cinque vittorie in altrettanti incontri: “Sono una persona fredda, ma la fascia mi coinvolge un po' di più. In campo siamo tutti capitani”. Mauro Icardi, in occasione della presentazione di Fifa 16, il nuovo capitolo targato EA Sports, ha parole da leader.

Là in alto si sta benissimo, e soprattutto possiamo lavorare bene durante la settimana, e questo aiuta. Per parlare di scudetto è ancora presto, ma io là in alto sto bene”. Gli obiettivi realistici e dichiarati però sono altri: “Il terzo posto è il minimo per una società che ha investito tanto, non possiamo stare un altro anno senza Europa”. Uno degli ultimi investimenti è Felipe Melo, voluto da Mancini e arrivato al fotofinish. Il brasiliano ha già conquistato tutti con la sua personalità e anche il capitano se ne è accorto: “La sua grinta è contagiosa”. Tra i nuovi, poi, molti sono compagni di reparto di Maurito, ed insieme formano una batteria offensiva invidiabile: “Jovetic, Perisic e Ljajic amano avere la palla tra i piedi e scambiarsi di posizione. Io devo sempre cercare la profondità e muovermi al centro. Il bel gioco deve ancora arrivare, per ora facciamo tanto possesso palla ed essere più veloci, la grinta invece la mettiamo già”.

Complice anche un infortunio che lo ha messo ko alla prima di campionato, il capocannoniere della scorsa stagione è fermo ad un solo gol in questo campionato: “Ora sto meglio, sono vicino al top della condizione. Se l'Inter vince e non servono i miei gol va bene lo stesso”. Per chi è già un idolo della tifoseria nerazzurra, poi, non può mancare una battuta sugli avversari di sempre: “La Juve nella seconda metà della classifica non se la aspettava nessuno. Noi volevamo partire forte, anche se magari non così. Ma stare lassù è una soddisfazione”.