Fanno discutere in casa Inter le condizioni di Stevan Jovetic. Fermatosi nel riscaldamento della gara di San Siro contro la Fiorentina, il montenegrino aveva riportato un'elongazione al bicipite femorale della coscia sinistra. Titolare Palacio al suo posto e Jojo ai box per circa dieci giorni, giusto il tempo di saltare la gara di Marassi e pronto per il rientro dopo la sosta nel Derby d'Italia.

Al quadro, però, si sono aggiunte due decisioni del montenegrino che hanno fatto indispettire la dirigenza nerazzurra ed in particolare Roberto Mancini. La prima: viaggio in Baviera per un consulto con tanto di infiltrazione da parte del dottor Müller-Wohlfahrt, che a quanto pare presenta delle controindicazioni. L'infiltrazione, per di più, non elimina il problema ma riduce il dolore alla schiena causato da uno squilibrio posturale: la schiena del fantasista non è in asse, ed il polpaccio sinistro è un po' più piccolo del destro. Ed ecco inserirsi il secondo motivo della discordia: la decisione di Jovetic di rispondere alla chiamata della sua nazionale, il Montenegro. Due partite fondamentali per la qualificazione ad Euro 2016. Venerdì a Podgorica contro l'Austria e lunedì in Russia si cercheranno due vittorie per avere la certezza dei playoff. Chiaro che in Montenegro nessuno voglia privarsi del suo talento più cristallino.

Ma tra chi in questo momento non può privarsi di Jovetic c'è anche Mancini: senza il suo numero 10, decisivo nelle prime giornate di campionato, è arrivato un solo punto nelle ultime due partite, e a ciò si è aggiunta una preoccupante carenza di fantasia e imprevedibilità, quella che proprio Stevan, e nessuno più di lui al momento tra i nerazzurri, può garantire. Secondo lo staff medico nerazzurro la scelta migliore sarebbe stata quella di rimanere a Milano ed unire alle cure al polpaccio, anche della fisioterapia per il problema posturale. Jovetic però non ne ha voluto sapere, e pare si sia anche pagato il biglietto aereo pur di raggiungere i suoi connazionali. 

A questo punto, a soli dodici giorni di distanza da Inter-Juve, si spera che Jojo giochi solo una delle due gare, e che prevalga il suo senso di responsabilità verso il club che questa estate ha creduto in lui e gli ha affidato la maglia più prestigiosa.