Il successo interno con il Napoli - Icardi/Brozovic a lanciare l'Inter - va a sommarsi al pari in extremis della Roma a Bergamo e colora il finale di stagione, con una volata alle porte per conseguire la terza posizione. 

Alla Domenica Sportiva, Erick Thohir sottolinea l'ottima prova dei suoi e applaude Mancini. Un'analisi lucida, l'indonesiano non cede all'entusiasmo del momento, il percorso resta difficile.  

"Contro il Napoli è stata una grande partita e la squadra ha dimostrato buoni livelli. Mancini sta lavorando duro, è stato un buon risultato, ma abbiamo ancora cinque gare da giocare. Siamo più vicini alla Roma che oggi ha perso punti. Vediamo cosa accadrà".

L'occhio del tycoon si sposta, poi, sugli interpreti. Geoffrey Kondogbia - l'acquisto più oneroso della campagna estiva - muove i primi passi di qualità, Icardi si conferma cardine attorno a cui costruire la prossima Inter, Brozovic giocatore totale. A miscelare il tutto Mancini, l'allenatore del presente e del futuro.

"Sono contento della gara fatta da Kondogbia, Icardi, Brozovic e D'Ambrosio, hanno dimostrato di essere una squadra forte, anche grazie a Mancini. Se Mancini resta? Certo". 

Thohir ribadisce poi un assunto "celebrato" già nelle scorse settimane. Nei pensieri del n.1 c'è l'Inter. Si lavora per restituire nobiltà al club, nessun pensiero in negativo, nessuna idea di abbandono. Thohir cerca sì un supporto economico, soci pronti a riversare nelle casse liquidità, ma non per questo intende defilarsi, salutare il calcio italiano. 

"Io sono il Presidente, mi impegno nei confronti dei tifosi e di Moratti. Voglio che l'Inter torni ad essere grande. Abbiamo raggiunto gli obiettivi preposti, abbiamo una buona squadra  e un grande allenatore. La strada è giusta, non c'è l'intenzione di cedere le quote di maggioranza. Io rimango. Ho bisogno di supporto, tutti i club crescono, anche noi dobbiamo farlo".