Mancini: "Dobbiamo rimanere tranquilli. Eder? Ci darà molto in futuro"

Roberto Mancini parla così nella conferenza stampa di vigilia prima di Genoa-Inter

Mancini: "Dobbiamo rimanere tranquilli. Eder? Ci darà molto in futuro"
Roberto Mancini
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Di Chiara Bertoldo

Giorno di vigilia in casa Inter, giorno di conferenza stampa per Roberto Mancini che ha così parlato prima del match contro il Genoa

Si parte dalla probabile formazione: "Dobbiamo valutare alcuni giocatori, poi domani deciderò. Ci saranno poi altri giorni da oggi a sabato, ma domani non sarà semplice vincere. Il Genoa ha qualità, sarà complicato. Uomini non al top? IcardiBiabiany per qualche colpo subito. Oggi valuteremo tutto. Eder? Ha sempre giocato bene, ma a volte capita che non si riesca a segnare. Devo solo rimanere tranquillo. Lui è un giocatore che darà molto in futuro, speriamo possa segnare qualche gol decisivo da oggi a fine campionato".

Mancini spiega poi cosa desidera vedere in campo domani dai suoi: "L'atteggiamento è sempre stato buono. Voglio rivedere quanto fatto contro Torino, Frosinone e Napoli. Il risultato ovviamente determina tutto, ma la squadra deve rimanere tranquilla. Futuro? Dipenderà da queste due partite. Se dovessimo essere bravi conterebbe molto, altrimenti diventerebbe dura, buttando gli ultimi successi".

Visto quanto fatto sabato sera, è impossibile non provare a spiegare cosa sia accaduto nei primi mesi del 2016: "Abbiamo commesso degli errori, ma i giocatori hanno sempre offerto il massimo. Gli errori ci stanno, soprattutto in un gruppo come il nostro che sta crescendo. A volte, nel ricostruire, arrivano dei momenti positivi e altri negativi, senza sapere il reale motivo di tutto questo. Abbiamo perso dei punti perché il calcio è così, talvolta va tutto storto. Non c'è un vero motivo, ripeto. Il calcio è questo. Anche il Barcellona ha perso cinque partite consecutive, ma non è diventata una squadra scarsa all'improvviso. Non è mai arrivato nella loro storia un momento del genere, penso non abbiano mai perso tante gare di fila. Ci sono squadre che hanno investito tanto denaro, ma non raccolgono risultati. A volte va tutto storto e non si riesce a vincere. Noi abbiamo avuto un momento delicato in cui abbiamo perso dei punti in modo immeritato".

Si passa poi a parlare dei singoli come Kondogbia"Tutti vogliono sempre giocare, però bisogna meritarsi la maglia da titolare. Tutti i giocatori devono sentirsi parte di un progetto, poi arriva un momento in cui è necessario avere una base solida. Anche se noi, anche all'inizio, l'avevamo"; Perisic"Lo abbiamo comprato l'estate scorsa. Non possiamo venderlo, è appena arrivato e ora si sta inserendo benissimo. Resterà all'Inter"; Icardi: "Ho giocato con Vierchowod nella mia carriera. Lui migliorava sempre, nonostante avesse 34-35 anni. Ha vinto tanto, sia al Milan che alla Juventus. Mauro è giovane e, con la giusta concentrazione, migliorerà e crescerà sempre di più. Un giocatore deve sfruttare al massimo i propri anni di carriera, e anche lui può e deve farlo. Con la serietà e il lavoro diventerà ancora più forte. Lui come tanti altri. Ha sempre segnato e lo farà sempre, è la sua qualità migliore". Prima di chiudere con un commento generale: "Il reparto che mi ha più soddisfatto? Si arriva a un punto in cui si cresce sotto tutti i punti di vista, ed è quello che sta accadendo a noi oggi. A volte gli esterni giudicano in modo diverso, ma noi che facciamo questo lavoro capiamo che qualcosa di buono è stato fatto. La squadra inizia ad avere una vera anima".

Ultima battuta riguarda invece il trattamento riservato agli allenatori del nostro campionato: "La storia non cambia e non cambierà. C'è poca pazienza e questi sono i limiti di tante società. Alcune non hanno avuto pazienza nei confronti dei propri tecnici, e non è cambiato nulla rispetto a prima".