Da una bandiera all' altra, Javier Zanetti e Francesco Totti stanno insieme sul pianeta di quelli che rappresentano da soli una squadra, una società. Uno all' Inter, l'altro alla Roma, entrambi di fatto hanno trascorso la loro carriera solo con una maglia sulle proprie spalle.

Totti è ancora in campo a giocare, mentre Zanetti è diventato vice presidente dell' Inter. Il rapporto con la società nerazzurra non si è interrotto e probabilmente non finirà mai, come spiega lo stesso Zanetti: "Mi sono messo a studiare ed ho iniziato una nuova vita, esprimersi in un altro ruolo dopo 23 anni da calciatore non è una cosa semplice. Essere vicepresidente di una società come l'Inter è molto importante, io porto nel cuore questi colori, cercando di rendermi disponibile in ogni modo, con l'obiettivo di trasmettere cosa significa l'Inter per me. Credo che questo sia stato apprezzato dal presidente Thohir, visto che il rinnovo del mio contratto sarà a tempo indeterminato. Questa è stata un'altra testimonianza di fiducia nei miei confronti, io spero di poter contribuire ancora alla continuità di questo legame. Il mio ruolo? E' molto ampio e non è legato soltanto alla parte sportiva, sono molto soddisfatto di questo. Mi trovo a rappresentare la mia società in giro per il mondo, ed è in questi momenti che ti rendi davvero conto di cosa rappresenti e cosa hai fatto."

Inevitabile, però, un pensiero su Totti e su quello che Zanetti si augura per lui da qui alla fine del campionato: "Lui è un grande campione, un vero simbolo, uno che ha fatto la storia della Roma. La sua prestazione di ieri? Per nostra sfortuna con i suoi gol ha fatto vincere la Roma, ma si sa, lui è uno di quei calciatori capaci di decidere una partita in qualsiasi momento. Il momento che sta vivendo?Mi auguro che la storia con la sua squadra del cuore finisca nella maniera migliore possibile, anche io ci sono passato con l'Inter, la mia società con me è stata esemplare, come lo è tutt'ora. Avevo deciso di smettere di giocare sei mesi prima della fine del campionato, ho esposto il mio pensiero alla società ed insieme abbiamo deciso di preparare un percorso per finire al meglio la mia carriera. Come affrontare questa situazione? Penso che in questo momento, al di là dell'allenatore di turno, l'unica cosa che conta realmente è la società, che è sempre più importante di giocatori e allenatori. Per questo motivo spero davvero che Francesco possa finire al meglio la sua carriera e che ci sia buon senso, questa bellissima storia merita di finire come si deve."