Di opposto umore. Il gol di De Maio affossa le speranze di rincorsa dell'Inter, quello di Thereau certifica la permanenza in A dell'Udinese. Per i nerazzurri un montante duro, un diretto che mette in crisi progetto e futuro. Mancini ricorda, in conferenza, malasorte e episodi, ma il campo non ammette repliche. La Roma è a un passo dalla Champions, l'Inter deve rinviare il ritorno nell'elite d'Europa.

La gara interna con l'undici friulano ha però un significato importante. Costruire un finale di stagione senza macchia è fondamentale, per recuperare fiducia e classifica. L'Inter deve blindare la quarta posizione, per evitare un'estate breve, con una preparazione affrettata. La Fiorentina - in crisi - è due punti dietro e attende la Juventus, week-end propizio per la spallata definitiva.

Mentre infuria - a Milano - il via vai societario, con un occhio al mercato, la A reclama attenzione. Vincere, per evitare un baratro pericoloso, per evitare un ritorno al recente passato.

Formazioni

Inter

4-4-1-1 per Mancini. Il tecnico - senza Medel, fuori per squalifica - deve sciogliere un dubbio in mediana. Kondogbia, al rientro, si posiziona nel mezzo, ad affiancarlo Melo o Brozovic. Difficile, con la rosa ridotta in questa porzione di campo, che il Mancio lanci entrambi al via, spogliando di risorse la panchina. Le indiscrezioni della vigilia spostano l'ago della bilancia verso il brasiliano, con Brozovic a disposizione.

Il secondo interrogativo nel settore d'attacco. Icardi è il "9", Jovetic - dopo il riposo ligure - il trequartista destinato ad accendere Maurito, il collante tra i reparti. JoJo ha un leggero vantaggio su Eder. L'ex Samp - in evidente difficoltà in queste settimane, spesso relegato in panchina - può inoltre candidarsi per un posto sull'esterno di destra, in sostituzione di Ljajic. Corsa quindi a tre per due maglie, con il serbo e il montenegrino un passo avanti. Perisic occupa la corsia mancina.

In difesa, nessun dubbio. Nagatomo e D'Ambrosio esterni, con Miranda e Murillo a protezione di Handanovic.

Udinese

De Canio non muta il suo credo tattico. 3-5-2, senza Adnan, bloccato dal giudice sportivo. Danilo è il perno della difesa a tre, con Felipe e Heurtaux in marcatura. Kuzmanovic - l'ex di giornata - detta i tempi di gioco, Fernandes e Badu mezzali di sostanza e qualità. Sull'out, Edenilson (o Pasquale) e Widmer. Thereau affianca Zapata davanti.

Scalpitano Wague e Hallfredsson.

La vigilia

Mancini "Dobbiamo cercare di lasciare uno spiraglio aperto in attesa dei risultati delle altre. L'Udinese è in buon momento da diverse settimane, ha battuto Napoli e Fiorentina. Giocano con grande tranquillità perchè non hanno più niente da perdere"

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De Canio "Non ci sono particolari difficoltà. C'è solo da recuperare le energie più velocemente possibile, sia a livello fisico che nervoso, perché la partita che andiamo ad affrontare ha un'importanza che tutti conosciamo. L'obiettivo non lo abbiamo ancora raggiunto; l'Inter è una grande squadra e ci sono tante motivazioni per avere tanta voglia di continuare a fare bene"

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La gara d'andata

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo