Una cena di beneficenza è l'occasione per parlare di futuro. Mauro Icardi conferma il suo legame con il club e "ufficializza" la sua permanenza a Milano. Non c'è, nella testa del calciatore, un proposito d'addio. L'argentino è il perno su cui poggia la ricostruzione, il giocatore simbolo della prossima Inter

"Ho un contratto fino al 2019, rimango qui assolutamente. Io come Zanetti? Mancano tanti anni, andiamo piano piano. Io sono contento di rimanere qui e sono felice di portare la sua fascia. Se poi rimarrò tanti anni come ha fatto lui sarò ancora più contento".  

L'attaccante tende la mano a Roberto Mancini. Il Mancio è il tecnico giusto per consolidare il lavoro di stagione, per spingere il gruppo verso l'élite della massima serie. 

"Ha ancora un anno di contratto, poi di queste cose si parla a luglio. Ma sarà contento di rimanere qui perché ha creato un gruppo molto bello"

Per Icardi, una stagione positiva. Il quarto posto non è da buttare, consente alla squadra di rientrare in Europa - seppur da una porta minore - e di avvicinarsi alle prime della classe. L'atmosfera è positiva, l'ambiente "accoglie" di buon grado i risultati di campo. Occorre ripartire da qui, dalla base attuale, per rifinire l'operato.  

"Abbiamo consolidato il quarto posto nell'ultimo match di San Siro e penso che siamo tutti contenti. Gli scontenti non si vedono nello spogliatoio, sinceramente. Siamo tutti bravi ragazzi, me compreso. Dentro lo spogliatoio questa cosa non si vede, poi se loro hanno problemi con la società e non vogliono rimanere qui devono parlare con la società".

Il campionato dell'Inter trova il suo epilogo al Mapei Stadium. Il Sassuolo si gioca con il Milan la posizione numero sei in graduatoria. Mancini si presenta all'appuntamento senza diversi titolari - fuori lo stesso Icardi per un problema fisico - ma l'obiettivo è chiudere positivamente la stagione. Lo stesso sudamericano conferma l'assunto. 

"La gara col Sassuolo? Non penseremo ad aiutare il Milan, ma vogliamo chiudere bene questo campionato iniziato bene e poi andato un po' male"