Una scossa improvvisa. La serata di ieri alimenta sogni e interrogativi. Il Suning Group bussa alla porta dell'Inter con intenzioni importanti. Dopo i contatti dei mesi scorsi, ora un principio d'accordo. Non si tratta solo di un ingresso in punta di piedi (20%), ma di un vero e proprio ribaltone, con i cinesi pronti ad acquisire la maggioranza. 

Al momento nessuno spiffero dal fronte nerazzurro. Operazioni di questa portata richiedono la massima cautela. Silenzio d'ordinanza quindi. A parlare, sotto gli uffici della Saras, è Massimo Moratti, ma l'atteggiamento è guardingo.  

"Io penso che le parti stiano parlando, novità non ne ho: siamo rimasti ai vecchi discorsi del 20%. Se ci saranno delle evoluzioni, penso che le avremo in futuro. Rimangono le situazioni che conosciamo, la mia 'opzione put" (vendita delle azioni a determinate condizioni ndr). Se uno vuol mettere assieme tutto, si può arrivare a qualsiasi soluzione, anche nella valutazione della società. Altrimenti grosse novità non ci sono. Se sono pronto a uscire di scena? L'ho letto anche io, ma non è ancora stata presa nessuna decisione. Se accetterei di cedere le mie quote? Non lo so, vedremo le condizioni". 

Non semplice per Moratti, tifoso ancor prima che Presidente o socio di minoranza, osservare l'evolversi degli eventi, con il definitivo passaggio del club in mani straniere. Per ricostruire l'Inter, per riportare il club nell'elite del calcio europeo, serve un ingente esborso economico, il sacrificio è quindi necessario, ma le corde emozionali spingono altrove. 

In chiusura, la conferma per Mancini. Il tecnico attende novità, con Thohir nessun confronto prima dell'accelerazione con il Suning Group. Ora, anche il Mancio chiede lumi su futuro e mercato. Moratti tranquillizza però il 51enne di Jesi. Contratto e comunione d'intenti, difficile pronosticare un cambio alla guida. 

"Offerta irrinunciabile del Suning? Questo lo dice lei, io dico che sinceramente ci sarà qualcosa da valutare quando ci sarà qualcosa di concreto su cui riflettere. Società più forte? E' la speranza di tutti, anche Thohir ha sempre cercato di comprare giocatori importanti e adesso anche il gruppo cinese, col 20 per cento, arriverebbe per dare una mano al club, migliorando le potenzialità della società nella ricerca dei giocatori. Inter sul tetto d'Europa? Me lo auguro anche io. Che effetto mi farebbe vedere l'Inter in mano ai cinesi? Mi verrebbe da piangere (ride ndr)".

"Affettivamente non sono ancora arrivato a pensarci, nel caso dovesse succedere, vedremo come reagisco. Non credo ci saranno sviluppi a breve, ci vorrà un mesetto. E' da un po' che trattano, può darsi che a un certo punto diranno qualcosa. Ho parlato con Thohir della questione cessione maggioranza, ma si è sempre parlato di un'operazione concreta e pratica al 20%. Se ho pensato di tornare in sella con la maggioranza? Lo penso tutte le volte che mi viene voglia di vedere una bella partita, che poi è ben diverso da quello che poi vai a fare. Mancini resta? Questo non lo so, credo che lui sia sicuro e che abbia un contratto forte: siamo tutti contenti di lui".