Non un buon momento per l'Inter. Nessun allarme, ma la mini-crisi di luglio preoccupa. Nervi a fior di pelle, la corsa di Carrizo al triplice fischio - per dirimere una questione con un tifoso acceso - non può passare in secondo piano. La sconfitta di misura con il CSKA Sofia acuisce la tensione e complica i piani di Mancini.

L'Inter non decolla e, dopo lo 0-0 d'esordio con il Wattens, cade 2-1 a Riscone di Brunico nel secondo impegno di stagione. Il tecnico rivoluziona l'undici iniziale. Handanovic difende i pali, Ranocchia rileva Juan Jesus - ora a Roma, sponda giallorossa - sull'esterno Erkin, alla prima in nerazzurro, con Ansaldi a destra. Conferme in mediana, con il blocco Melo - Kondogbia. Palacio è l'attaccante di riferimento, alle sue spalle Bakayoko, Pinamonti e Dodò.

Il primo tempo regala un discreto spettacolo, occasioni da ambo i lati, con Palacio che si conferma in palla e elude la marcatura del CSKA senza particolari difficoltà. Il vantaggio è però per la squadra di Yanev. Il CSKA sfonda a destra e coglie la retroguardia nerazzurra in evidente ritardo. Piattone da dentro l'area di Nunes - a incrociare sul palo lungo - ed è 1-0. L'Inter trova subito il gol del pari. Palacio riceve palla a centro-area, grazie al maldestro intervento del difensore del CSKA, e freddo punisce Kitanov.

Pinamonti illumina la scena con un delizioso controllo a superare i centrali avversari e cade in area. Non ha dubbi il direttore di gara, calcio di rigore. Va lo stesso gioiellino di casa Inter, ma la palla termina a lato. Il punteggio resta così in equilibrio all'intervallo, con Erkin che lascia il campo dopo 32 minuti per cedere il posto a Miangue.

Mancini richiama l'intera compagine nella ripresa, spazio al partente Santon, a Nagatomo, a Biabiany e alla coppia d'attacco "ufficiale" Jovetic - Icardi. Evidente - nei secondi 45 - la difficoltà di manovra della squadra. Difficile innescare il tandem offensivo senza una struttura credibile alle spalle. La partita si risolve così al decimo della ripresa, l'Inter sale male e il CSKA Sofia - senza particolare fatica - buca Carrizo. Yordanov si trova tutto solo al cospetto del portiere, tocca sotto la sfera ed esulta con i compagni.

L'Inter non riesce a costruire una credibile reazione e cade così per la prima volta in stagione. Il disappunto del pubblico presente è evidente, Mancini non nasconde le difficoltà. La strada verso la gloria è lunga e tortuosa.