A Eugene, il PSG di Emery si impone per 3-1 sull'Inter di Roberto Mancini, decisive, nella ripresa, le reti di Kurzawa e Aurier, dopo il pari della prima frazione, maturato in virtù delle segnature dello stesso Aurier e di Stevan Jovetic. A brillare, in casa nerazzurra, è proprio il montenegrino, per distacco il migliore, aldilà del gol su rigore. Movimento, intuizioni, conclusioni verso la porta, giocate di qualità. Sottotono, invece, Handanovic. Lo sloveno apre due volte la strada all'undici parigino, due incertezze condannano l'Inter.

Il tecnico di Jesi conferma le impressioni della vigilia. 4-4-2, con Ranocchia ad affiancare Miranda al centro della difesa. Esterno alto a sinistra è Nagatomo, mentre Erkin gioca nella linea a quattro di difesa. Jovetic - Palacio il tandem offensivo, con Icardi ai box per i noti problemi alla spalla. Emery si affida al talento di Ben Arfa. L'ex Nizza si colloca sulla trequarti, con Lucas e Ikone, alle spalle di Callegari.

Proprio Ben Arfa da il là al vantaggio. Punizione dal limite dell'area di rigore, conclusione che arriva, radente l'erba, dalle parti di Handanovic. L'estremo difensore va a terra in maniera goffa, respinge, ma non allontana la sfera. Aurier è rapidissimo, tap-in e 1-0 PSG. Siamo poco oltre il quarto d'ora, l'Inter fatica sotto il sole cocente. Solo Jovetic ha le carte in regola per scalfire il fortino francese. Botta dal piazzato, conclusione violenta dall'interno degli undici metri, nulla da fare. Thiago Silva oppone il corpo e l'Inter non passa. Il pari al tramonto di frazione, una carambola e Lucas impatta con la mano. Massima punizione che Jojo non sbaglia.

Mancini sceglie di confermare, per la ripresa, l'undici d'avvio. Sfida d'elite, nessun ribaltone. Il PSG passa però nuovamente. Medesimo spartito. Calcio da fermo, vertice sinistro della zona d'attacco. Kurzawa, col mancino, va sul palo di Handanovic. Si allunga lo sloveno, ma sfiora soltanto. Traiettoria splendida, responsabilità evidenti. Il Mancio prova allora a scuotere i suoi. Forze fresche: Carrizo, Santon, Bakayoko. Emery sfodera Cavani. Il finale è ancora però del PSG. L'Inter si addormenta, dalla destra, palla morbida a centro-area, inserimento chirurgico di Aurier, stacco di testa e palla alle spalle del neo-entrato Carrizo. 3-1.

Calcio di luglio, formazioni in divenire, minuti importanti. Ora Estudiantes e Bayern, in attesa di buone nuove dal mercato, per alleviare il "mal di pancia" del tecnico.

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