Una passeggiata di un'ora, in una calda serata estiva, e sullo sfondo lo skyline di Manhattan. No, non sono gli elementi di una nuova commedia di Woody Allen, ma è lo scenario che ha sancito la momentanea tregua tra la dirigenza dell'Inter e il proprio allenatore, Roberto Mancini

Terminato l'allenamento serale, il ds Piero Ausilio ha preso sottobraccio l'allenatore jesino e - camminando lungo il Sinatra Boulevard come due vecchi amici - gli ha spiegato, una volta di più, quali sono le intenzioni della società, ribadendo la ferma volontà di proseguire assieme questo percorso. Candreva, un altro colpo a centrocampo e la certezza di trattenere i gioielli della casa - uno su tutti, Icardi, notoriamente in orbita Napoli in questi giorni - sono i perni su cui Ausilio ha cercato di fare leva per convincere il Mancio a mettere da parte il broncio. 

La frattura, che solo ieri sembrava insanabile, oggi pare essere parzialmente ricomposta, grazie all'intervento di Ausilio e alle parole del presidente Thohir ("Mancini è il nostro allenatore, qui negli Stati Uniti sta lavorando sul campo e anche con il management, credo molto nel suo lavoro"); se a questi elementi aggiungiamo la fermezza con cui Suning ha ribadito l'incedibilità di Icardi e ha alzato l'offerta per Candreva fino ai 25mln richiesti dalla Lazio abbiamo il quadro completo.

Dopo le varie ipotesi di separazione ventilate ieri - dimissioni, licenziamento o accordo tra le parti - ora sembra essere spuntata nuovamente la luce e il mister, rassicurato su tutti i fronti tranne quello del rinnovo del contratto (va detto, questione marginale rispetto alle altre) aspetta di incontrare direttamente la proprietà, dopo che l'incontro di ieri è saltato a causa di un ritardo sulla fine della sessione d'allenamento. I cinesi di Suning sono a New York fino a domani e il meeting potrebbe avvenire prima del match di stanotte contro l'Estudiantes e dissipare definitivamente il caos che gravita intorno ai nerazzurri.