Un quarto d'ora - poco più - per mettere in cassaforte la partita, bucare due volte Skorupski e dar continuità all'ottima prova offerta con la Juventus. Icardi bussa due volte, l'Inter passa al Castellani ed entra di diritto nell'elite della massima serie. 

Nella conferenza post partita, De Boer si mostra soddisfatto, evidenzia i meriti dell squadra, ma non cede all'esaltazione del momento. La base è ottima, il tecnico può attingere da una rosa di qualità e il gruppo assorbe, senza fatica, qualche naturale aggiustamento. Calendario fitto, importante coinvolgere tutti nel progetto - ieri sera Brozovic in tribuna al seguito dei compagni - senza per questo alterare l'equilibrio. 

"Posso impiegare tanti giocatori, questo è vero. Sono tutti pronti per scendere in campo. Fisicamente stanno bene, ma non c'è bisogno di cambiare troppo da una partita all'altra. Abbiamo tante gare ravvicinate, tutti avranno la propria chance di giocare".

Dopo la firma in calce alla vittoria sulla Juventus - gol del pari e assist per Perisic - Icardi si conferma letale sottoporta. Capitano e simbolo, non solo nelle vesti di finalizzatore. Partecipa alla manovra, soccorre i compagni, un Icardi nuovo di zecca. De Boer si gode il suo "9", senza scomodare paragoni con il passato. 

"Sì, lui è molto importante per noi. Ma lo stesso vale per gli altri. Ho visto una squadra con il giusto atteggiamento, soprattutto nel primo tempo. Non dimentichiamoci che abbiamo speso molte energie contro la Juventus, ma stasera abbiamo risposto. Dobbiamo continuare così".

Fondamentale nell'assetto nerazzurro, Joao Mario. Moto perpetuo, distillato di qualità. Il portoghese è l'elemento essenziale della mediana, ancor più in assenza di Banega, fuori per squalifica in Toscana. Joao Mario regge il reparto ed ispira la fase offensiva, tuttocampista nel senso più positivo del termine. 

"Lo abbiamo comprato perché è molto forte, sa impostare e recuperare molti palloni, ma non voglio fare paragoni con qualche giocatore del passato in particolare".

Importante l'approccio. Dopo la sfuriata di fronte ad Allegri e alla Signora, fondamentale replicare lo stesso spartito, mantenere la soglia di concentrazione ai massimi livelli. Risposta positiva, cenni d'assenso. 

"Abbiamo giocato con la giusta concentrazione e con l'atteggiamento ideale, proseguendo dopo la vittoria con la Juventus. Era normale entrare in campo concentrati contro i bianconeri, ma volevo vedere altrettanto anche questa sera".

Da sottolineare, infine, la tenuta difensiva. De Boer ripropone D'Ambrosio e Santon, con Murillo e Miranda al centro. La retroguardia regge, Handanovic chiude senza reti al passivo. Segnale di crescita, con Ansaldi pronto a vestire una maglia da titolare nel week-end. 

"Certo, normale che match dopo match la difesa e la fase difensiva stiano migliorando"

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo