Un 2-2 di rincorsa. L'Inter di Pioli gioca e diverte, sfiora la rete, ma incassa l'uno-due a firma Suso. Due gioielli di tecnica ad acuire le carenze attuali dell'Inter in fase di non possesso. Nel mezzo la botta di Candreva, a chiudere il tocco sotto porta di Perisic. Nella conferenza post partita, il tecnico nerazzurro sottolinea i meriti del gruppo. Non mancano le difficoltà, ma la squadra è viva, chiaro è il rifiuto della sconfitta. 

"Io credo di aver visto molte cose positive: l'atteggiamento e la voglia di provare a far la partita, oltre al carattere dimostrato nel reagire dopo essere andati sotto due volte. Ovvio che ci siano ancora delle cose che dobbiamo migliorare, nelle due aree dobbiamo essere più attenti". 

Piace, da centrale di difesa, Medel. Al fianco di Miranda, il cileno porta alla causa leadership e senso della posizione. L'infortunio di Medel priva l'Inter di un riferimento, Murillo conferma le recenti sensazioni negative. Pioli riparte da Medel, riparte da un'Inter pronta a costruire da dietro, per sviluppare una manovra rapida ed incisiva. Da valutare i tempi di recupero. 

"Non credo sia un esperimento quello di Medel centrale, non c'è tempo da perdere visto che non siamo a luglio. Gary stava facendo molto bene, ci può permettere di costruire l'azione da dietro. Per quanto riguarda l'infortunio, è ovvio che  conto di averlo il prima possibile a disposizione, spero non sia nulla di grave. Con lui insisteremo in quel ruolo perché ha le caratteristiche giuste, siamo una squadra che vuole giocare e dobbiamo muovere la palla meglio e più velocemente da dietro, altrimenti è difficile trovare spazi". 

Al termine, un Pioli euforico. Un balzo in campo, per festeggiare il gol di Perisic, per partecipare alla gioia del gruppo. L'ex Lazio sente la gara, si immedesima nell'undici di campo, trasmette elettricità. 

"Ho esultato perché ero contento per la squadra e perché non reputavo giusta la sconfitta. Mi vedrete sempre così, vivo tutto con intensità. Poi, lo sapete, la mia fede nerazzurra è uno stimolo in più per fare bene". 

Non un problema di modulo. L'Inter fatica - come in passato - a concretizzare la mole di gioco, Icardi appare un corpo avulso. Non mancano, in panchina, le alternative, ma mantenere un equilibrio di base è fondamentale. Possibile qualche ritocco nella sessione di mercato alle porte. 

"Per segnare serve qualità, rabbia e la comprensione che un gol cambia la vita. Ora lavoreremo nel cercare i giocatori che ci aiuteranno in questo senso. Seconda punta? L'importante è avere equilibrio, poi possiamo giocare con 3-4 attaccanti visto che ho tante opzioni". 

In chiusura, Pioli analizza la prestazione di Joao Mario, moto perpetuo tra mediana e trequarti. Supporto non sempre costante in fase offensiva, ma prestazione comunque sufficiente. Un'Inter da corsa, tonica, questa l'impressione. 

"Joao Mario doveva entrare in area più spesso, ma è stato aggressivo e dinamico. Dal punto di vista fisico abbiamo corso molto più del Milan, può darsi che sia una cosa comunque nella quale dobbiamo migliorare. Ora dobbiamo stare sul pezzo fino al 21 dicembre, poi vedremo".

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo