Una partita dal sapore dolcissimo per l'Inter di Stefano Pioli che, nonostante l'espulsione, ottiene la sesta vittoria consecutiva della sua gestione, l'ottava comprese le Coppe. I nerazzurri espugnano infatti il Barbera regolando 0-1 il Palermo grazie alla rete di Joao Mario al 65'. Una vittoria che vale il quinto posto in classifica strappato al Milan e il rilancio in Europa.

L'occasione dell'ennesima scalata nerazzurra è stata sfruttata al meglio, una gara sulla carta facilmente abbordabile si è trasformata in una sfida sofferta dove la via del gol sembrava maledetta. Almeno tre nitide occasioni nel primo tempo per gli uomini di Pioli ed un Posavec che sembrava tener unite nei suoi pugni tutte le speranze di salvezza rosanero. La pioggia copiosa ad accrescere il disagio. Cuore ed orgoglio per gli uomini di Corini che non impensieriscono mai davvero il buon Handanovic. Pioli inserisce Banega dal primo minuto non sempre puntuale e preciso nella sua azione. Gagliardini, in giornata sfortunata, non riesce ad incidere, Icardi si divora un gol fatto. Ma chi la dura la vince. Il portoghese, neo entrato, regola i padroni di casa al 65'. Nei minuti finali, convulsi, Ansaldi e Pioli vengono allontanati, così come Gazzi che lascia il Palermo in 10 al 95'. La Champions, ora, non è più solo un miraggio, il Milan due punti sotto una certezza. Pioli sembra davvero aver dato una quadratura alla squadra, un'idea di gioco, il carattere.

Gioia Joao Mario! | Fonte immagine: Repubblica
Gioia Joao Mario! | Fonte immagine: Repubblica

PRIMO TEMPO Sotto una pioggia copiosa, gli uomini di Pioli si dimostrano in difficoltà nei primi minuti di gioco a tal punto che, i padroni di casa, si rendono pericolosi al 3’ con un tirocross di Nestorovski su cui Handanovic rimedia come può. I nerazzurri però provano a guadagnare campo: Gagliardini al 10’ prova a servire Icardi ma il lancio è troppo profondo e l’argentino viene anticipato dalla difesa. Passa un minuto e il numero 9 nerazzurro, questa volta imbeccato da Miranda, con una grandissima giocata porta palla sul mancino scaricando però un tiro debole che lascia Posavec tranquillo. Al 18’ è sempre Icardi a creare scompiglio. Servito da D’Ambrosio in profondità, l’argentino aggancia e da posizione eccessivamente angola prova il tiro che Pasavec para senza problemi. Il gioco non decolla ma dopo i primi minuti il Palermo cala d’intensità favorendo la crescita degli uomini di Pioli. Al 21’ però i padroni di casa provano a farsi vedere con Quaison che, superato Murillo, si inventa un tiro da fuori da posizione defilata che si spegne sull’esterno della rete, con Bruno Henrique ben appostato a centro area.

Un minuto più tardi la prima vera occasione del match è dei nerazzurri: Candreva infatti scarica un tiro di potenza da fuori area che però Posavec è bravissimo a respingere. Sul proseguo dell’azione, Ansaldi commette fallo nel tentativo di fermare il contropiede rosanero ricevendo il giallo. L’Inter sembra aver trovato il giusto piglio e al 27’ si divora il vantaggio. Sulla bordata di Brozovic dalla distanza, Posavec si dimostra ancora una volta attento ma la respinta con il pugno dell’estremo difensore rosanero diventa un assist perfetto per Icardi che, di testa, spedisce fuori a porta vuota. Il sempre provvidenziale Posavec salva poi tutto su disimpegno disastroso di Gazzi su Brozovic che rischia l’autogol. Al 43’ per fallo su Goldaniga, ammonito, l’Inter guadagna una punizione dal limite. Icardi calcia a giro e di potenza ma il tiro finisce alto. Il secondo dei due minuti di recupero voluti da Irrati si chiude con un tentativo di Banega andato a vuoto.

Gagliardini in azione contro Jajalo. | Fonte immagine: Goal
Gagliardini in azione contro Jajalo. | Fonte immagine: Goal

SECONDO TEMPO I nerazzurri ripartono forte, costantemente nella metà campo rosanero. Gagliardini al 55’ tenta la prodezza in rovesciata ma Gazzi devia in angolo. Pioli intanto richiama Banega per Joao Mario. Al 61’ Icardi riesce ad arrivare sul pallone servito da Gagliardini ma calcia debole e Posavec ci arriva. Poi proprio Joao Mario al 65’ regala il vantaggio ai nerazzurri. Il portoghese beffa Posavec con una semi rovesciata da pochi passi. Corini non si scoraggia e prova ad inserire Balogh ma il Palermo sembra spento e non riesce a reagire. I nerazzurri, galvanizzati, gravitano costantemente dalle parti di Posavec.

Al 77’ Pioli manda in campo Kongdogbia per  Perisic, Corini risponde con Diamanti per Rispoli. Proprio il neo entrato rosanero impegna Handanovic da corner insidioso, l’estremo difensore ci arriva con una mano.  Al 79’ poi Irrati espelle Ansaldi per uno scontro con Nestorovski, Pioli protesta vigorosamente e il fischietto gli riserva la stessa sorte. All’81’ Santon rileva Candreva. Due minuti più tardi il Palermo trova il gol con Quaison su punizione di Diamanti ,ma il gioco è fermo. La pioggia continua ad aumentare mentre si procede verso i cinque minuti di recupero. Il terreno di gioco perde di aderenza, Gagliardini recupera un pallone che poteva diventare insidioso per il rimbalzo. Ancora un brivido prima del triplice fischio: Gazzi riceve il secondo giallo e lascia il Palermo in 10 al 95. Oltre il danno, la beffa.