Pillole di qualità. Entusiasmo e attesa. Gabigol è, al momento, un oggetto misterioso. Brasiliano, piede raffinato, rapidità e tecnica, un talento sudamericano. Per lui, una stagione di apprendistato, un graduale inserimento, sparute apparizioni. L'Inter intende valorizzare il ragazzo, senza alterare l'equilibrio di squadra. Le gerarchie di Pioli sono definite, ma il rapporto con Gabriel Barbosa è ottimo. A supporto della tesi, il mutamento del ragazzo, durante le sedute di allenamento, ai microfoni. Su Inter Channel, si confessa, ripercorre i primi passi con il pallone, abbraccia Milano e l'Inter. Visibilmente emozionato, Gabigol conferma la sua scelta. Un cambio radicale, un'inversione di rotta netta, difficoltà naturali, ora rinnovata fiducia.

"Sempre con il pallone. Anche mio padre ha giocato, ma si è fatto male al ginocchio e per questo ha dovuto abbandonare il calcio, perché prima non era come oggi. Mio padre era tifosissimo del Santos, ha parlato con i dirigenti e così sono andato lì insieme a tutta la mia famiglia. Mi hanno accolto bene, ho imparato molte cose".

"Mi piace la città e mi piace l'Inter, sono felice qui. Durante il riscaldamento allo stadio mi emoziono, è bellissimo essere qui, voglio ringraziare tutti, sono anche io un tifoso dell'Inter e spero di poter ricambiare l'affetto in campo. Sicuramente l'Italia è un paese diverso rispetto al Brasile, c'è il freddo. Mi piace la pasta, la mangio anche in Brasile, qui poi ci sono molti ristoranti brasiliani e per questo il Brasile non mi manca".

Non solo calcio, Gabigol esplora nuovi confini, sottolinea l'amore per il basket, la voglia di conoscere e imparare, il rapporto continuo con il bel paese e i tifosi, grazie anche all'ausilio dei social. 

"Mi piace il basket, ogni tanto ci gioco anche, qui al Centro Sportivo Suning e a casa in Brasile ho il canestro. Gioco con il destro. Mi piace girare le città, ho visto Milano, sono stato a Roma durante il giorno libero. I miei amici qui? Ho il fisioterapista, poi c'è Rodrigo, in più due amici del Brasile. Mi piace usare i social, Instagram, Twitter".

"Sono diverso rispetto a quando sono arrivato. Ho studiato l'italiano, mi piace, è una bella lingua. Mi piace anche la musica italiana, la ascolto, così come il reggaeton. Nel tempo libero? Gioco alla PlayStation, vado a cena con amici, poi mi alleno anche a casa oltre che ad Appiano".

Con il Bologna, un gol semplice quanto importante. Un tocco sotto porta, un urlo di liberazione, un sorriso a colorare il volto. La porta del passato si chiude, davanti un orizzonte di gloria

"Quando ho segnato a Bologna? Ho tanti modi di esultare, quel gol per me è stato speciale perché è stato il primo. Ringrazio Dio per quello che ho vissuto quel giorno, e ringrazio anche i tifosi e i miei amici". 

Infine, un pensiero al campionato. Cammino tortuoso per l'Inter, il pari di Torino cancella i propositi di Champions. Il Napoli corre, l'Inter osserva la classifica e valuta un approdo, più semplice, in Europa League. Il brasiliano pone l'accento su due impegni, Milan e Lazio per capire la reale consistenza del gruppo. 

"Penso che possiamo fare bene in tutte le partite che mancano. C'è il derby che giocheremo in casa, poi andremo anche Roma con la Lazio, ma penso che siamo una grande squadra - con ottimi giocatori e un tecnico bravo - e possiamo fare bene. Io beniamino del pubblico nerazzurro? Ringrazio i tifosi, io sono un tifoso dell'Inter per quello che fanno per me: sono molto felice, non mi aspettavo questa accoglienza e spero di ripagare la loro fiducia in campo".

Fonte dichiarazioni Fc InterNews