Profondo nerazzurro. Il Crotone realizza l'impresa di stagione, riapre i giochi salvezza e cancella l'Inter dalle nobili zone della massima serie. Nicola, in camicia bianca e cravatta d'ordinanza, è una furia, prima in campo, poi, dopo l'allontanamento, sugli spalti. Sul terreno di gioco, gli undici di casa riflettono il carattere del tecnico e si impongono di fronte a un gruppo di superiore talento ma inferiore applicazione. L'Inter è piatta, prevedibile, cade due volte nei primi 45 e accorcia soltanto in una ripresa di nervi, ma di povere idee. D'Ambrosio accende la speranza, il triplice fischio di Guida spinge i nerazzurri fuori dall'Europa, a una settimana dall'atteso derby con il lanciatissimo Milan.

Sorpresa, al via, nella formazione ospite. Pioli alza Medel, inserisce Murillo dietro e rinuncia, ancora una volta, a Joao Mario. Nicola si affida invece a un modulo collaudato, perfette distanze tra i reparti e alto tasso emotivo. Il Crotone, fin dalle prime battute, è padrone del campo. Una manciata di minuti e l'Inter - orfana di Gagliardini - si scioglie. Sull'out di sinistra, il Crotone sfonda, duettano Trotta e Stoian, Medel azzarda la scivolata, la palla impatta sulla mano del cileno e per il direttore di gara ci sono gli estremi per la massima punizione. 18 minuti e Falcinelli batte Handanovic. Quattro giri di orologio, lo Scida esplode nuovamente. La linea dell'Inter è immobile, palla in verticale, Falcinelli si infila e scavalca Handanovic. 2-0. Si attende la reazione nerazzurra, ma è un monologo di casa. Rohden scappa a destra e calcia da posizione defilata, il n.1 dell'Inter copre bene il primo palo. Splendida, poi, la combinazione Crisetig - Martella - Stoian, manca il tap-in. L'Inter è nulla, il rientro negli spogliatoi salutare.

Foto: Inter.it
Foto: Inter.it

Pioli non può attendere, dentro Eder e Palacio, fuori Murillo e Ansaldi, difesa a tre. Il cambio tattico produce maggior spinta offensiva, anche perché il Crotone cala a livello fisico, ma inibisce alcuni elementi, in primis Perisic. Il possesso palla è di facile lettura, un giro orizzontale che non crea problemi alla trincea crotonese. Nove uomini, con Falcinelli davanti a fare a sportellate. Al 65', il forcing porta i primi frutti. Piazzato, svetta Kondogbia, l'inserimento di D'Ambrosio è perfetto. Tocco facile e la partita riprende quota. Icardi soffre la marcatura della retroguardia di Nicola, è avulso dal contesto. Banega, play basso, gioca molti palloni, ma il match si trascina stancamente al termine. Dentro anche Joao Mario, ma l'Inter è in un colpo di testa di Perisic e in una ciabattata - da ottima posizione - di Miranda. Acosty, a giro, rischia il super gol. L'ultima punizione di Eder, al settimo di recupero, si spegne sul fondo, esplode Nicola, esplode lo Scida. Tempo di riflessioni per Pioli.