Nella sconfitta odierna contro il Napoli tutta la squadra dell'Inter non ha reso al massimo, puntando su una chiusura preventiva per ripartire in contropiede. La tattica non ha funzionato ed i neroazzurri hanno sofferto, e non poco, gli attacchi e l'organizzazione degli uomini di Maurizio Sarri.

A faticare pure il sorprendente Gagliardini che fino ad ora non aveva mai sfigurato. Intervistato nel post partita per il centrocampista neroazzurro il numero 5 è reduce dai postumi di un infortunio alla caviglia, ma non sembra che ciò gli crei molti problemi.

Analisi della partita, dove riscontra delle diversità rispetto all'ultima uscita di Firenze, nella quale i neroazzurri hanno subito una sbandata colossale, per poi cercare di recuperare nel finale: "E' stata una partita diversa, abbiamo provato a fare la nostra gara e ci siamo riusciti, poi abbiamo preso il gol e nel secondo tempo loro hanno giocato come noi nel primo, chiusi e in ripartenza per creare pericoli".

L'Atalanta come linea d'intermezzo tra il periodo d'oro e l'attuale "baratro": "Cos'è successo dopo l'Atalanta? Abbiamo fatto un mese molto negativo, ma abbiamo cercato di rimanere uniti e lavorare bene in settimana. I tifosi ci sostengono e noi dobbiamo fare di più per loro".

Sulle sue condizioni fisiche post partita contro la Sampdoria, dove aveva subito un infortunio alla caviglia non ancora smaltito del tutto: "La caviglia sta bene, sicuramente per un giocatore come me dopo una settimana e mezzo serve recuperare lucidità".

Sulle difficoltà in fase di pressing: "A Firenze ci sono state, oggi abbiamo fatto la nostra partita poi a causa di un errore che ci può stare la partita è cambiata".

Chiosa finale sull'Atalanta, che si trova davanti all'Inter: "Sicuramente ero convinto che avrebbero fatto bene comunque, come non pensavo di ritrovarmi in questa posizione. Ma ora giochiamo le prossime quattro partite alla morte". 

Intervista di PremiumSport riportata da FcInterNews.it