Sabato - ore 20:45 - Juventus ed Inter affileranno gli artigli sul prato dell'Allianz Stadium. Una sfida inedita, d'alta quota, tra la prima della classe e la terza forza del nostro campionato. Tutto racchiuso in due punti, con il Napoli che fa da collante tra le due compagini. La Juventus sembra aver ritrovato i giusti automatismi, con la vittoria al San Paolo firmata Higuain che ha dato lo scossone atteso per puntare a riacquisire le redini della Serie A, in mano ai piemontesi da ormai 6 anni consecutivi. Carica positiva che si è poi trasferita anche in Champions League, dove il 2-0 maturato in casa dell'Olympiakos ha consentito loro di staccare il pass per gli ottavi di finale. Dall'altra parte, la Milano nerazzurra è tornata a sorridere con l'avvento di Spalletti in panchina, capace di rafforzare la squadra mentalmente e modellarla tatticamente. Un lavoro certosino, mirato, che ha consentito all'Inter di sostare momentaneamente al 1° posto, con alle spalle 15 match da imbattuta. Juventus ed Inter si affrontano nel loro miglior momento, match che promette spettacolo ma anche compattezza e dettami difensivi. In questa puntata, sotto esame i centrali di difesa.

Juventus ► Chiellini - Benatia

Perso Bonucci, ad inizio anno la Juventus era chiamata a ricreare quella alchimia difensiva che l'ha contraddistinta negli anni passati e su cui ha basato i molteplici successi. Rugani era l'indiziato principale per affiancare Chiellini, ma il giovane azzurro non ha pienamente convinto in coppia, mentre è stato più propositivo ed accorto quando veniva posizionato al centro di una difesa a tre. Ed ecco che sono salite le quotazioni di Benatia, difensore d'indubbio valore tecnico e tattico troppe volte martoriato da infortuni dopo le felici parentesi in Italia. Il marocchino sembra aver trovato una forma smagliante; nelle ultime quattro gare - Barcellona, Napoli, Crotone, Olympiakos - la Juventus non ha subito gol, e lui era sempre presente. Allegri quindi ha trovato i ministri della difesa: Chellini e Benatia argineranno i condottieri nerazzurri, su tutti Icardi. I centrali hanno offerto una prova estremamente brillante nella partita a scacchi vinta contro il Napoli, mostrando lucidità, sicurezza, e compattezza. Partita vinta sia in fase d'impostazione - grazie al giro palla ragionato della Juventus, che ha costruito dal basso con i 4 difendenti attirando a sé avversari, elusi poi grazie al lavoro degli esterni coadiuvati dai centrocampisti - sia in fase di ripiegamento, proponendo una linea di difesa sempre compatta e coesa, ed in grado di arginare senza troppe difficoltà i passi di danza dei folletti partenopei. Un paio di errori firmati Chiellini - con successive conclusioni rispettivamente di Hamsik ed Insigne - non hanno macchiato l'ottima prova offerta. Squadra che ha espresso anche un gioco di posizioni perfetto, con il centrocampo ed i terzini che hanno più volte aiutato il duo centrale.

In questa gif possiamo vedere l'estrema compattezza sciorinata dalla retroguardia difensiva, che rincula con i tempi giusti sulla discesa di Hysaj. Benatia esce e lo affronta, Chellini - rimasto in avanti - viene coperto da De Sciglio e Khedira, che si accoppiano con Mertens ed Insigne. Pjanic copre anche l'inserimento forte di Hamsik.

Contro l'Inter sarà importante ingabbiare Icardi - uomo di spicco dell'attacco nerazzurro e capocannoniere della Serie A con 16 marcature in 15 giornate - e le sortite centrali dei moschettieri offensivi dell'Inter, su tutti l'ex Fiorentina Vecino, vero e proprio centrocampista box to box in grado di spezzare le fitte maglie bianconere inserendosi grazie ai tagli profondi dell'arciere argentino. Decisivo anche il lavoro sulle fasce di De Sciglio ed Asamoah, dato che i nerazzurri finalizzano gran parte delle azioni con i cross.

Inter ► Skriniar - Miranda

L'arrivo di Spalletti nell'ambiente nerazzurro risale ufficialmente al 9 Giugno, data nella quale l'allenatore di Certaldo ha apposto la firma sul contratto. Un lavoro iniziato il 3 Luglio tra 1000 interrogativi, incontrando una squadra mentalmente svuotata dopo la debacle del campionato appena terminato. Tanti cambiamenti, a partire dalla difesa. Via Medel, Murillo ed Andreolli, dentro il solo Skriniar con il ritorno alla casa base di Ranocchia dopo l'infelice avventura al Hull City culminata con la retrocessione in Championship. Così, il giovane centrale arrivato dalla Sampdoria viene subito schierato sin dalle prime amichevoli estive, mostrando sicurezza, carisma, e grandi doti difensive. Con Miranda forma una coppia rocciosa, ma il campionato è un altro paio di maniche. Milan si conferma anche qui, gioca con una calma olimpionica e mette in mostra caratteristiche tecniche e tattiche fuori dal comune. Presto diventa lui l'anello forte del duo arretrato, inanella prestazioni sontuose e si concede il lusso del gol. Miranda - dal canto suo - resta una sicurezza, un veterano ben oliato nei meccanismi nerazzurri. Alcune prestazioni opache ne hanno frenato l'efficienza, ma il perno della nazionale brasiliana è in netta ripresa in queste ultime gare. L'Inter vola grazie alla compattezza difensiva, ed è la miglior retroguardia - insieme a Napoli e Roma - con 10 gol subiti.

E' un Inter che si copre le spalle a vicenda. Miranda prende l'uomo affiancando Santon, Skriniar resta su Pavoletti con D'Ambrosio a coprire la linea di passggio, mentre Candreva ripiega con attenzione su Ionita, inseritosi con grande gamba.

Ecco Skriniar, il difensore box to box dell'Inter. Scippa palla nella propria metà campo, serve Brozovic e segue l'azione centralmente. Icardi lo vede, e gli porta via l'uomo - Dainelli - con un contro movimento ad uscire, Candreva nel frattempo alza la testa e vede il centrale solo sul palo lontano: cross ed incornata in tuffo.

Contro la Juventus sarà importante leggere i movimenti tra le linee dei rapidissimi giocolieri bianconeri, rimanendo corti. Il cliente più scomodo resta Higuain, giocatore a tutto tondo capace di essere ora finalizzatore spietato ora ricamatore. Importante sarà la capacità aerea e di anticipo di Skriniar e l'uno contro uno di Miranda.

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Simone Cappelli
Divido la mia conoscenza sportiva tra calcio, tennis e basket. Il rettangolo verde è stato il mio primo amore ma con il tempo non ho saputo resistere al fascino di una schiacchiata in alley-oop ed a un dritto lungolinea. Amo tre giocatori alla follia, uno per sport. Il Re, Roger Federer, il play per eccellenza, Chris Paul ed un improbabile messicano scappato di casa, tale Javier Chicharito Hernandez