Alla fine il Barcellona ha ceduto alle condizioni dell’Inter, dando il proprio via libera alla partenza di Rafinha. Prestito di sei mesi con diritto di riscatto a 35 milioni più 3 di riscatto. L’opzione per giugno è totalmente libera e non vincolata a risultati sportivi o singole prestazioni del giocatore. Un giocatore, Rafinha, colpito da diversi infortuni nell’ultimo periodo, ma che potrebbe rivelarsi una delle sorprese della seconda parte di stagione.

Uno dei problemi che hanno colto l’Inter nell’ultima parte di 2017 è stato quello di sembrare con il passare delle partite una squadra sempre più prevedibile nel proprio modo di giocare. Una novità per una formazione allenata da Spalletti che invece spesso è stato in grado di mettere in difficoltà i propri avversari grazie a situazioni impreviste e imprevedibili. Tra centravanti di movimento e centrocampisti in grado di inserirsi senza palla a far saltare i dispositivi difensivi avversari, il tecnico nerazzurro in passato ha costruito parte delle proprie fortune in panchina. Questa Inter, invece, ha dato in più di un’occasione la sensazione di non avere giocatori in grado di buttarsi senza palla, ma solo ottimi interpreti di un gioco con il pallone sempre sui piedi.

Rafinha può colmare in parte colmare questa lacuna. Tutto dipende dalle sue condizioni fisiche, anche se nell’ultimo periodo era tornato ad allenarsi con continuità con il Barcellona, giocando anche alcuni spezzoni di gara. La preparazione tecnica, essendo cresciuto alla Masia, non può essere in discussione, con Spalletti che ora dovrà riflettere su come e dove impiegarlo. Nella sua carriera Rafinha ha occupato più posizioni in campo e questo potrebbe facilitare le scelte dell’allenatore toscano. A sensazione si potrebbe pensare al ruolo di trequartista dietro a Icardi, posizione per cui Spalletti ha cercato il giusto interprete senza mai trovarlo. La scommessa dell’Inter comunque sembra essere rischiosa in maniera ragionevole, ma d’altra parte senza un vero e proprio budget di mercato era difficile immaginare qualcosa di diverso.

 

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni