Mezz'ora in conferenza stampa per Luciano Spalletti, di cui abbiamo raccolto i momenti salienti, a giustificare un bisogno probabilmente di chiarire tanto nel momento più difficile per lui da quando è salito alla guida dell'Inter, quello antecedente alla 26esima giornata di Serie A, in cui la sua squadra dovrà affrontare il Benevento. Una crisi che si riflette anche sugli argomenti di cui tratta l'allenatore, alcuni legati più ad aspetti esterni che interni al campo. Non è il caso però della domanda iniziale di oggi, quella riguardante le condizioni di Mauro Icardi: "Il clima generale non conta molto, è il clima suo che è fondamentale. Ci sono ancora delle ore a disposizione, per cui le vogliamo usare, però caricarlo di novanta minuti oppure di un inizio-partita in cui non si sa dove andrebbe a finire, è un rischio che è meglio non correre. Domani faremo tutte le analisi corrette coi medici e poi valuteremo".

Sulle parole di Walter Sabatini ed Antonello, giunte a supporto dell'attuale mister dei milanesi, lui stesso dice: "Mi hanno fatto estremamente piacere. Non tanto per i giudizi nei miei confronti, ma nel modo in cui è affrontato il discorso su una base di stabilità, conoscenza approfondità tra di noi e volontà di creare un percorso. Questo è fondamentale: l'ad ha detto delle cose interessanti, che hanno fatto piacere a tutti, ma è sempre un discorso di prendere una strada e di mantenerla in maniera corretta, senza lasciarsi turbare dal risultato di una partita".

I tifosi intanto acclamano però prestazioni migliori ed anche qualche ricambio nella formazione. In tal senso, uno dei più spinti è Rafinha, che potrebbe però ancora dover aspettare per il suo debutto da titolare: "Questa settimana è stata un'altra in cui abbiamo dovuto alternare il suo impiego e le tempistiche di allenamento. Ha avuto anche un po' d'affaticamento, per cui la questione anche qui va valutata bene. Oggi comunque si è allenato e l'ha sviluppato tutto, anche se è stato un allenamento di durata ridotta proprio perchè siamo alla vigilia della partita, per cui non è che abbiamo una risposta totale su quello che è stato il tragitto di questa settimana. Ad un certo punto ha dovuto un po' calare con gli allenamenti, però c'è e noi nelle possibilità che ci sono lo vogliamo usare, perchè è un calciatore che ci può dare tanto".

Non sono pochi i giocatori in difficoltà, magari anche da un punto di vista fisico, dovuto ad un'assenza di ricambi all'altezza oltre ai soliti tredici-quattordici che scendono in campo: "Quelli che giocano le partite di Coppa in settimana tante volte li cambiano. Perciò non è che si modifichi più di tanto la situazione a dicembre a gennaio o ad ora, il numero delle partite accumulate è quasi per tutti lo stesso. Io dico che la difficoltà che stiamo passando adesso non ha il nome di nessun componente della squadra: probabilmente aver calato questo pensiero di essere squadra e calciatori forti che possono vincere le partite e giocare alla pari contro chiunque. Abbiamo passato un buon periodo ed un bruttissimo periodo, e le cose sono simili, tu mi dici che sono molto differenti perchè prima si vinceva e ora si perde: in mezzo però nel senso che ci siamo sempre noi, l'abbiamo determinato noi, e siamo noi, senza andare a trovare le soluzioni né individualmente né in giro, perchè stanno dentro noi stessi. Individualmente diventa anche grossa per affrontarla la situazione, ma se la mettiamo poi davanti alla squadra è più piccola di quello che sembra la situazione. Questo è quello che dobbiamo fare: credere nella nostra forza. Disturba me ed un po' tutti la rinuncia, il non lottare fino in fondo nelle situazioni, a volte vedi un calciatore in allenamento che sbaglia una palla in allenamento ed ha quei tre-quattro secondi di scoramento: già quella è una piccola rinuncia, perchè poi è un segnale che perdi tre secondi per stare a dispiacerti di una cosa che ormai è andata. Andrebbero usati quei secondi per quella successiva. Contano poi sicuramente quelle che sono la professionalità, il modo corretto di ragionare e comportarsi, contano le idee che abbiamo ed anche questa settimana io vedo sempre metterci qualcosa in più, vedo la ricerca a trovare soluzioni nuove, a prendersi delle responsabilità. Prima il vento ce l'avevamo alle spalle, ora ce l'abbiamo davanti e spinge indietro: però per quanto riguarda la professionalità questo è il gruppo che ho scelto e che sono convinto che poi renderà la vita dura a tutti".

Infine, riguardo l'atteggiamento da leader che forse è mancato da alcuni di quelli che vengono definiti i "presunti" tali di questa squadra, l'ex Roma risponde così: "Lo faranno vedere che hanno le qualità per essere chiamati leader di questa squadra e questo gruppo. Inoltre, queste loro qualità ci daranno dei risultati. Questo può bastare, può non bastare, dipenderà da quello che fanno gli altri, perchè su una cosa bisogna essere obiettivi, queste squadre che lottano con noi hanno un valore assoluto importante, anche queste squadre con le quali ci stiamo confrontando in questo momento. Quello che non va bene è questo lungo periodo di cattivi risultati, che non deve assolutamente continuare ad essere questo e sarà così perchè anche stamane io li ho visti lavorare nella maniera corretta e li ho visti cercare qualcosa di più dal punto di vista della personalità tutte le volte. I segnali sono che si va a scavare sempre più in profondità per avere quello che ci vuole, in base a tutto quello che ci stanno dicendo adesso c'è una ricerca di un orgoglio da esibire per far vedere che non è come la pensano in tanti in questo momento".