Juve sconfitta dai Galaxy, primi segnali d'allarme?

A segno Gonzalez, Donovan e Keane. Di Matri il gol della bandiera. Su quattro uscite, solo una vittoria ai rigori contro il Sassuolo. Conte: "Da quando abbiamo iniziato non abbiamo mai vinto una partita, è ora di cambiare musica".

Juve sconfitta dai Galaxy, primi segnali d'allarme?
(LaPresse)
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Di Alessio Molteni

Va bene perdere con il Milan ai rigori, altrettanto perdere con l'Everton nella stessa maniera, ma venire strapazzati dai Los Angeles Galaxy (tanta corsa, pochi piedi) per 3-1 è qualcosa che si addice alle squadre poco organizzate o forti solo negli editoriali dei quotidiani. Ed è proprio questo il rischio che sta correndo Madama: la questione delle gambe pesanti sembra non reggere più di tanto. Qualche problema sta venendo a galla e dovrà essere bravo Conte a capire e farci capire le modalità e i tempi di recupero di una situazione che sta prendendo pieghe sbagliate.

In fondo non è il risultato, siamo ancora ai primi di agosto, è quanto espresso in campo che fa paura. Se con l'Everton, dopo il vantaggio inglese, la reazione era stata veemente, ieri notte è scesa in campo una squadra spenta, fallosa e confusionaria. Si sono anche rivisti i nazionali nella ripresa, ma gli errori sui gol dei padroni di casa di Ogbonna, Vidal e Pirlo, se possibile, sono bastati a Conte per ammettere che qualcosa non funziona: "Dobbiamo avere più fame. Buffon aveva detto una cosa importante sottolineando di aver paura di un possibile appagamento, dopo i due campionati vinti. Basta vedere i gol presi per rendersi conto che il pericolo c’è. Bisogna aumentare la concentrazione, essere bravi sul campo. Da quando abbiamo iniziato non abbiamo mai vinto una partita, è ora di cambiare musica".

Matri ha messo una pezza dopo il vantaggio dei Galaxy su un bel cross di De Ceglie, ma la Juve non è squadra che va a sprazzi. Servono corsa e schemi collaudati e fino ad ora i nuovi arrivati lì davanti, Llorente e Tevez, paiono girare a vuoto. L'Apache si è comunque dimostrato ottimista: "Sto lavorando molto intensamente ed è normale essere un po' stanchi. È dai tempi del Boca Juniors che non mi allenavo così tanto. L'obiettivo è arrivare pronti alla Supercoppa, il 18 agosto, e partite come quella contro il Galaxy sono utili per prepararsi al meglio".

Insomma, dopo la brutta figura di stanotte è giusto fare una tirata d'orecchi alla Juve mettendola davanti alle proprie ambizioni. I tifosi bianconeri sperano che queste amichevoli siano i giusti schiaffoni utili a risvegliare i campioni dal torpore delle vittorie. Si dice che è meglio prenderli subito prima delle sfide importanti. Già martedì la squadra di Conte scenderà in campo per l'ultimo impegno contro la perdente di Inter-Valencia. Difficile pensare ad un undici collaudato nel giro di pochi giorni, ma almeno con il passare dei giorni è legittimo pretendere dai bianconeri e dal duo offensivo un adattamento alquanto rapido. La Supercoppa del 18 agosto è alle porte.

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Alessio Molteni
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