La cena di Gala porta brutte sorprese, perchè il conto presentato da Sneijder è salatissimo. L'uscita prematura dalla Champions League costerà infatti molto caro alla società torinese di Corso Galileo Ferraris, anche se fare delle analisi precise e soprattutto rigide, è piuttosto complicato. Il denaro che non entrarà nelle casse bianconere dipende da molte variabili: i premi mancati per le partite di Champions League (1 milione di euro a vittoria, 500.000 a pareggio), i bonus ottenuti attraverso le varie qualificazioni ad ottavi di finale ed eventuali turni successivi, il Market Pool della competizione - ovvero i ricavi dei mercati televisivi domestici, che l'anno scorso fecero guadagnare alla Juventus più di 40 milioni -, gli incassi dei match che si sarebbero disputati in casa, per non parlare delle lunghe liste di accordi con i diversi sponsor della squadra e dei giocatori.

Figli di soli 3 pareggi ed una vittoria, i bonus legati alle partite disputate nel girone saranno molto inferiori rispetto all'anno scorso (2,5 milioni contro 4,5 milioni). Oltre a ciò, i bonus legati ai passaggi agli ottavi e agli eventuali quarti e semifinali verranno a mancare, con tutti gli introiti che avrebbero poi comportato a livello di botteghino e di marketing. Il Market Pool, già inferiore alla cifra dell'anno scorso perchè le squadre italiane che si dovevano spartire il malloppo sono tre (quest'anno sono Juventus, Milan e Napoli, mentre l'anno scorso all'appello mancavano i partenopei). La perdita, secondo le stime de "Il Sole 24 Ore", dovrebbe aggirarsi intorno ai 20/25 milioni ma, come già detto, la cifrà può facilmente essere più alta così come può essere inferiore. Sommando i circa 17 milioni di differenza di market pool con l'anno scorso, ai bonus qualificazione ad ottavi e quarti di finale (3.500.000 e 3.900.000), e ai bonus per le partite, tutti mancati, si giunge quindi alla cifra approssimativa di 27 milioni di euro incassati in meno rispetto all'anno scorso. Perdita che si rifletterà, inevitabilmente, sul mercato di gennaio, quando la necessità di rinforzare ulteriormente la squadra si farà sentire meno di un anno fa.

A regalare un sorriso ad Agnelli & Co. ci potrebbe però pensare l'Europa League: eternamente sottovalutata, la figlia della Coppa UEFA, oltre a valere quanto la Champions League in termini di ranking europeo - ricordiamo che la Juventus non sarà testa di serie nel sorteggio dei sedicesimi di finale -, può regalare alcune soddisfazioni dal punto di vista economico e morale. Proseguire nella competizione vorrebbe dire incassare 200.000 euro ai sedicesimi, 350.000 euro agli ottavi, 450.000 euro ai quarti, un milione di euro alle semifinali ed, incrociando le dita, 5 milioni di euro in caso di vittoria, ma "solo" 2,5 milioni in caso di medaglia d'argento. A questi soldi, che spiccioli non sono, si andrebbe aggiungendo il Market Pool, che si aggirerebbe, sempre secondo le stime de "Il Sole 24 Ore", intorno ad una decina di milioni. La finale, lo ricordiamo, si disputerà il 14 maggio a Torino, nella Juventus Stadium. Vincerla non sarebbe come alzare la coppa dalle grandi orecchie, ma sicuramente potrebbe regalare qualche soddisfazione, economica e non solo, che farebbe dimenticare il brutto pomeriggio turco.