"Ci vuole pazienza". Queste le parole più utilizzate durante le dichiarazioni del post partita, sia da parte dell'allenatore, sia da parte di alcuni calciatori, a cominciare da Leonardo Bonucci.

Un mantra che in realtà si ripete già da alcune settimane e che si lega indubbiamente a dei fattori che non possono essere messi da parte: la partenza di tre campioni, l'arrivo di tanti giocatori nuovi (la maggior parte ancora molto giovani e inesperti, anche se di grandi prospettive) e l'inevitabile rottura di un gruppo compatto e soprattutto vincente.

Fin qui nulla da dire, ma ieri allo Juventus Stadium si è dovuto assistere ad uno spettacolo quasi disarmante, che soltanto in parte ha avuto a che fare con le motivazioni fin qui esposte, ma che ha invece molto a che vedere con delle scelte assolutamente azzardate (e a mio avviso errate) del tecnico toscano. Vediamo perchè.

Il primo fattore negativo che ha influito in maniera decisiva nella sconfitta casalinga di ieri sono state senza dubbio le pesanti assenze a centrocampo. E' vero che quest'anno non si potrà contare sulle qualità di Pirlo e Vidal, ma l'idea della dirigenza non era certamente quella di sostituirli con Pereyra (uno dei migliori ieri) e Padoin... La Juventus è dunque scesa in campo con il reparto più importante in balia di pesanti assenze, ma la questione non finisce qui.

Massimiliano Allegri, infatti, nel tentativo di porre rimedio ad una situazione già complicata in partenza, opta per la scelta peggiore: collocare Padoin nella posizione di regista. Una scelta assolutamente disastrosa. Di fatto, sarà sempre Pogba a cercare di creare gioco, seppur da una posizione decentrata, mentre Padoin tenterà sempre la giocata più semplice e, pressato dall'ottimo centrocampo dell'Udinese, si troverà in grossa difficolta durante tutta la partita. Sarebbe stato più opportuno mettere direttamente Pogba nel ruolo di regista, inserendo in posizione di mezz'ala un giocatore come Sturaro.

L'altra mossa dell'allenatore assolutamente discutibile è l'aver inserito Coman nell'undici titolare, per di più nel ruolo di seconda punta. Il francese a dir la verità non sarà uno dei peggiori in campo, ma una cosa è chiara: non è una seconda punta, e sottoporta dimostrerà in più di un'occasione di non avere la freddezza necessaria per effettuare la giocata decisiva. Un errore di valutazione ancor più grave se si tiene in conto il fatto di avere a completa disposizione un giocatore come Dybala (pagato 40 milioni), che guarda caso, una volta entrato in campo, ha ridato linfa vitale e pericolosità alla Juventus.

Tuttavia, anche in occasione della sostituzione potrebbero sorgere ulteriori punti interrogativi. Ci chiediamo infatti se non fosse più opportuno fare uscire uno dei tre difensori centrali e schierarsi così con un 4-3-1-2, con Coman alle spalle di Dybala e Mandzukic, viste le difficoltà della squadra nel rendersi pericolosa.

Una Juventus dunque che ha faticato tantissimo nella costruzione del gioco. Senza un vero regista in mezzo al campo sono mancate le verticalizzazioni e addirittura, in molte occasioni, erano i difensori, Bonucci in primis, a dover salire palla al piede per dare l'input alla manovra.

Infine, altre due-tre considerazioni. La prima su Paul Pogba. Il francese ha giocato una partita pessima: lento, svogliato, impreciso e soprattutto fin troppo lezioso. Non sappiamo se il giocatore abbia sentito il peso della maglia numero 10 sulle spalle, o se, al contrario, a causa di un'investitura del genere possa montarsi la testa più del dovuto, ma è chiaro che da lui ci si aspetti ben altro.

La seconda riguarda i calci piazzati: Pogba ha ampiamente dimostrato di non essere l'uomo giusto per battere punizioni e soprattutto calci d'angolo. Anche per questa ragione, sarebbe oppurtuno fare affidamento su un giocatore come Dybala.

Infine, occhio all'aspetto psicologico: va bene la difficoltà nel costruire gioco in una situazione un po' particolare come quella di ieri, ma subire gol alla prima occasione degli avversari, francamente non va bene. Su un normalissimo cross a difesa schierata, Lichtsteiner si dimentica completamente del suo uomo. Un errore gravissimo, che porterà alla sconfitta. Ci chiediamo cosa potrebbe accadere in una partita in cui la difesa venga costantemente messa sottopressione dalla squadra avversaria.

Per concludere, nonostante le critiche, è bene evitare di essere catastrofici. Siamo solo all'inizio del campionato e la Juventus si trova in questo momento decimata dagli infortuni. Siamo convinti che con un po' di tempo e con il ritorno di pedine fondamentali come Morata, Marchisio e Khedira (senza contare l'arrivo di Cuadrado e magari anche di un altro centrocampista di qualità) vedremo un'altra Juventus, forse non quella dello scorso anno, ma certamente una squadra in grado di riconfermarsi in Italia. Ciò però non toglie che la partita di ieri poteva e doveva essere giocata in maniera differente e che Allegri dovrebbe rivedere determinate scelte per trovare delle soluzioni alternative più efficaci.

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