Juve-Higuain: conviene pagare la clausola?

Rischi e vantaggi, economici e tecnici, della non-trattativa che infiamma il mercato bianconero.

Juve-Higuain: conviene pagare la clausola?
Juve-Higuain: conviene pagare la clausola?
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Di Giorgio Dusi

Pagare o non pagare? Questo è il dilemma del calciomercato delle clausole rescissorie. Ce n'è una in particolare che tiene tutti gli appassionati incollati ai profili social dei principali insider, chiaramente quella riguardante Gonzalo Higuain e la principale pretendente, la Juventus. La notizia fresca, ma nemmeno troppo, è che il Napoli non accetta trattative e contropartite tecniche: 94 milioni o niente. Certo, parliamo di una clausola pagabile in due esercizi, aspetto rilevante anzichè no ai fini del bilancio, ma è la somma che fa il totale. 94 milioni.

PERCHE' NON PAGARE LA CLAUSOLA

L'evidente problema di bilancio che comporterebbe l'acquisto del Pipita evitando cessioni di altri big come Pogba e Bonucci è stato spiegato chiaramente ieri su gianlucadimarzio.com da Benedetto Minerva. "Dividendo il costo per la durata del contratto (4 anni) ed aggiungendo il suo ingaggio lordo (15 milioni) - si legge - Higuain avrebbe un costo annuo in bilancio di € 38,7 milioni, un'enormità se pensiamo che il solo costo del Pipita sarebbe pari al 10% del fatturato Juve. [...] Il pagamento della clausola rescissoria in due annualità, non inciderebbe sul costo annuo nel suo ammortamento che rimarrebbe sempre di 23,7 milioni, sicuramente alleggerirebbe non poco l'impegno finanziario del suo pagamento rispetto all'unica soluzione". Insomma, con questa regolamentazione di bilancio in atto l'acquisto di Higuain si renderebbe di fatto impossibile.

Ad esso va aggiunto un aspetto di secondo piano, quello relativo all'età del calciatore, che a dicembre spegnerà 29 candeline. Sicuramente parlare di vecchiaia calcistica è prematuro, specialmente pensando che anche Tevez arrivò alla stessa età e il rendimento nei due anni trascorsi a Torino fu altissimo. Il nativo di Buenos Aires fu però pagato un decimo, correndo un rischio economico sostanzialmente minimo rispetto a quello che la Juventus può fronteggiare pagando la clausola di Gonzalo Higuain. Di fatto i costi annui che i bianconeri sosterrebbero per pagare i 94 milioni (più ingaggio) potrebbero essere sostenuti solamente con la vittoria in Champions League o con un aumento deciso del fatturato, entrambe ipotesi che non possono essere garantite con certezza.

Altro punto rilevante riguarda l'aspetto numerico della rosa e la possibile conseguente necessità di altri innesti. Decidessero i bianconeri di spendere quella cifra, alcune cessioni si renderebbero necessarie, non solo i classici Pereyra e Zaza, già in lista da tempo, ma anche due giocatori importanti come Mandzukic (per il presente) e Rugani (per il futuro). Il primo per questioni prettamente di spazio, anche se comunque la sua volontà iniziale sembra quella di voler rimanere, il secondo per esigenze di suddetto bilancio, visto che potrebbe essere l'unico elemento in grado di far vacillare il Napoli. Il gioco varrebbe la candela in questo caso? Forse non del tutto, visto che verrebbero minati degli equilibri troppo importanti che hanno rappresentato la vera forza della Juventus lo scorso anno.

PERCHE' PAGARE LA CLAUSOLA

Rapportando il costo annuo, ammortamento compreso, dell'eventuale acquisto di Higuain a quello di altri attaccanti di alto livello europeo, quello del Pipita risulta comunque alla pari degli altri, anzi dal punto di vista dello stipendio sarebbe anche decisamente minore, quindi implicherebbe un aumento del tetto ingaggi relativamente inferiore a quanto "causerebbe" l'acquisto, ad esempio, di un Alexis Sanchez. Di fatto il centravanti del Napoli è l'unico top striker che la Juventus può permettersi di acquistare e di trattare, visto che difficilmente gli altri ridurrebbero la richiesta annua.

Da qui deriva l'idea del cambiamento di direzione economica della Juventus, spiegato dallo stesso Minerva: "L'unica soluzione che renderebbe sostenibile l'investimento Higuain è il cambio repentino della politica economico-sportiva della Juventus. Puntare a vincere la Champions nei prossimi due anni, potrebbe aver convinto la dirigenza bianconera ad aumentare la capacità di fuoco a disposizione, portandola ai limiti dei ricavi attesi. Un aumento tutto sommato "calcolato"; aumentare il peso degli ammortamenti annui in bilancio, pur mantenendo il livello degli stipendi del personale tesserato e non, nei limiti dettati dalle norme attuali del Financial Fair Play (70% dei ricavi)".

Ovviamente i benefici tecnici sono di natura incalcolabile, un giocatore che il sistema può esaltare al meglio, che può sfruttare le giocate di Pogba, Dybala e Pjanic o i lanci lunghi di Bonucci, altrimenti attirando su di sé le attenzioni della difesa e lasciando più spazio agli altri, sarebbe un crack definitivo per la Serie A e anche per la Champions League: la Juventus con Higuain non sarebbe semplicemente una outsider da tenere d'occhio, ma balzerebbe di diritto in cima alla lista delle favorite insieme alle due solite note spagnole e al Bayern Monaco. Proprio da queste ragioni derivano i dubbi di bilancio di Andrea Agnelli e John Elkann, in particolare del primo: se la Exor dovesse aprire la cassaforte, sarebbe per gran parte responsabilità del presidente. Lui che vuole che la sua Juventus faccia quel definitivo salto di qualità e che porti a Torino la coppa dalle grandi orecchie.

Il progetto in atto, oltre a guardare con lungimiranza al futuro, pensa anche all'immediato, a quel 2018 considerato da tutti anno X entro il quale vincere la Champions prima di attuare una mini-rivoluzione. Nei prossimi due anni immaginarsi un calo fisico, tecnico o mentale di Higuain sembra piuttosto discostante dalla realtà, visto che l'ultima annata a Napoli ha dimostrato che con l'ambiente giusto, quello che troverebbe a Torino, può mantenere il rendimento costantemente alto.

Resta l'ostacolo di bilancio, resta l'enorme rischio economico, perchè in caso di fallimento degli obiettivi sarebbe immediata e necessaria la dolorosa cessione di qualche grande nome. La missione della società Juventus nei prossimi giorni sarà proprio questo: cercare di creare situazioni economiche favorevoli per ridurre al minimo i rischi. Anche se il fattore marketing dell'eventuale acquisto di Higuain potrebbe rappresentare un'ancora di salvataggio non indifferente. Magari non ai livelli di James Rodriguez e del Real Madrid, ma comunque sufficientemente efficace.