Juan Cuadrado alla Juventus nella scorsa stagione ha lasciato più di qualcosa. Il colombiano approdò a Torino un anno fa in prestito secco dal Chelsea, e dodici mesi dopo lo scenario rischia di ripresentarsi, in maniera pressoché identica. Non è una notizia che l'attuale giocatore di proprietà del Chelsea piaccia e non poco ai dirigenti di corso Galileo Ferraris, i quali lo hanno monitorato lungo tutto il corso dell'estate, tenendo d'occhio i vari interessi manifestati dalle milanesi e soprattutto restando in contatto costante con i Blues, probabilmente non solo per Matic.

La nomina di Antonio Conte a manager dei londinesi sembrava allontanare costantemente il giocatore dall'Italia, poichè il tecnico negli anni bianconeri aveva espressamente richiesto il giocatore alla dirigenza; si vociferò che il suo non-acquisto fosse la principale causa del divorzio a sorpresa.

Oggi, dopo la prima giornata di Premier League e le prime settimane di lavoro tra l'allenatore leccese e l'esterno portato in Italia dall'Udinese, la situazione sembra essere decisamente mutata. Nella sfida del Chelsea contro il West Ham, Cuadrado non è stato nemmeno portato in panchina: ha assistito alla partita dalla tribuna con un'espressione sufficientemente corrucciata da indurre al pensiero di una volontà di cessione. Lo spazio tende ad essere già poco, considerando la presenza di Willian, Hazard e Pedro e la fiducia che Moses si sta guadagnando.

Si è così ravvivato l'interesse della Juventus per il colombiano, soprattutto in queste ultime ore. La proposta bianconera è attualmente un prestito secco oneroso per una cifra compresa tra i 3 ed i 4 milioni di euro, discostandosi dunque dal prestito con obbligo di riscatto (3+22) sulla cui base si era trattato nello scorso luglio. Ovviamente, stagione dopo stagione in prestito, Marotta punta ad ammorbidire le richieste economiche del Chelsea, puntando a portare definitivamente il giocatore a Torino nella prossima estate.

L'operazione, nonostante l'accordo sia vicino, dipenderebbe strettamente dalle uscite. Per la regola delle nuove liste, i bianconeri devono necessariamente concludere altre due uscite, oltre a quella di Pereyra, per potersi permettere di inserire sia il colombiano che il centrocampista. Proprio per questo motivo la dirigenza potrebbe ammorbidire le proprie richieste per Zaza e convincere un altro giocatore a lasciare Torino, potendo costui rischiare l'esclusione: gli indizi porterebbero ad Hernanes, il quale ha avuto alcune richieste inizalmente non giudicate sufficienti.

Altre piste condurrebbero a Sturaro e Lemina, entrambi comunque ritenuti prospetti futuribili. In ogni caso, la situazione in casa bianconera va chiarificandosi, giorno dopo giorno. Mercato in entrata e in uscita in casa bianconera non sono legati solo dal bilancio.