Un nome altisonante, rumoroso, di prestigio. Forse una semplice idea, forse una trattativa più reale. Bastian Schweinsteiger piace, fa gola a molte squadre. Non poteva restarne esclusa la Juventus, sempre alla ricerca di un centrocampista per completare il reparto in grande stile. Voci danno credito ad un'ipotesi che potrebbe decollare negli ultimi giorni di mercato, ovvero vedere il mediano tedesco in bianconero. Un low cost di high profile, il cui innesto aprirebbe una serie di nuovi scenari di mercato per un rush finale bollente, ovvero un altro colpo giovane per la mediana, oltre a Cuadrado.

Come ogni operazione, l'approdo a Torino del tedesco avrebbe lati positivi e negativi. Parliamo di un giocatore che conta in bacheca qualcosa come venti trofei, ma di cui Mourinho vuole liberarsi: il tempo di Schweini al Manchester United è terminato con l'arrivo del portoghese in panchina, le brusche maniere dello Special One porteranno ad una risoluzione del contratto in essere, probabilmente nell'arco di un paio di giorni l'ex Bayern Monaco dovrebbe essere uno svincolato a tutti gli effetti. Dunque il costo del trasferimento si aggirerebbe intorno allo zero, economicamente acquistare un giocatore di tal prestigio senza sborsare alcun euro per il cartellino rappresenterebbe l'ennesimo successo della società.

Parliamo di un giocatore di dimensione europea, uno che conosce la Champions League come le proprie tasche, avendovi collezionato, tra Germania e Inghilterra, ben 95 presenze, ed avendola anche vinta nel 2013. Parlano chiaro anche le 120 caps con Die Mannshaft, di cui è stato anche capitano. Questo calibro di giocatore porterebbe alla Juventus ulteriore mentalità vincente, quella che serve per affrontare col giusto piglio le partite a livello europeo, unita ovviamente ad un lato tecnico già più che consolidato ed una duttilità da non sottovalutare, potendo coprire sia il ruolo di regista davanti alla difesa che di interno di centrocampo.

Le principali perplessità su Schweinsteiger riguardano la precaria tenuta fisica: gli ultimi due anni sono stati piuttosto travagliati per una serie di problemi che hanno impedito al mediano tedesco di esprimere al meglio le proprie potenzialità. Il legamento collaterale è stato l'ultimo cruccio, un problema che lo ha tolto dai giochi per tutto il 2016, eccetto gli Europei: Low non ha voluto rinunciare a lui. Quando è stato sano, nella prima parte della stagione dell'anno scorso, ha contribuito alla causa di van Gaal in maniera sostanziale, dunque non è assolutamente il caso di parlare di un giocatore finito.

In un centrocampo come quello bianconero, ricco di alternative e dall'elevato tasso tecnico, un giocatore di esperienza europea e carisma sarebbe utilissimo, come anticipato; non sarebbe però un plus se il soggetto in causa fosse a disposizione solo per un terzo delle partite stagionali, se non meno. Probabile che il destino ed il buon esito dell'operazione passi quasi del tutto dalle visite mediche. Per l'accordo economico non dovrebbero esserci intoppi, si parla di un biennale a 4 milioni netti a stagione. Guardacaso la stessa cifra che un altro trentaduenne, tale Pirlo Andrea, guadagnò in bianconero. Sempre firmando da svincolato e sempre con l'etichetta di giocatore al termine della carriera e in fase calante. E sappiamo tutti come andò a finire...