Juve, pazienza e trasformismo le chiavi per battere Montella

L'analisi tattica del big match di sabato sera a San Siro tra il Milan e gli uomini di Allegri

Juve, pazienza e trasformismo le chiavi per battere Montella
Juve, pazienza e trasformismo le chiavi per battere Montella
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Di Gennaro Totorizzo

Pazienza, tanta pazienza. I tifosi bianconeri sabato sera non dovranno aspettarsi un inizio arrembante dei propri beniamini, mai domi per espugnare San Siro. Sarà invece una battaglia di nervi, una guerra tattica tra due dei migliori allenatori italiani in circolazione. Vincenzo Montella è riuscito a imprimere alla squadra un bel gioco, il suo bel gioco, con gli uomini giusti e le idee giuste, e i risultati certamente gli stanno dando ragione. Massimiliano Allegri è invece accusato di accontenarsi di vincere senza esprimere bel calcio, il classico "potrebbe fare di più" della maestra che non si accontenta della sufficienza. Il match tra Milan e Juventus sarà dunque non solo un bel banco di prova per la fame di punti e conquiste delle due squadre, ma si rivelerà soprattutto un testa a testa scacchistico con la caduta del re alla prima incertezza.

Primo tempo

Nei primi minuti di questo match che si preannuncia adrenalinico, il Milan, vuoi per il grande entusiasmo in questo periodo positivo, per l'importanza della partita e dell'avversario, per il supporto del pubblico o per il semplice spirito guerriero dell'outsider, tenterà di schiacciare i bianconeri con un pressing alto e asfissiante, che la squadra di Allegri ha dimostrato di soffrire e non poco. La Juve sarà costretta a commettere parecchi errori in fase di impostazione e quindi a rintanarsi nella propria metà campo, attendendo gli attacchi avversari con il suo solito 3-5-2, con Benatia a destra, Bonucci centrale e Barzagli a sinistra. Considerato il periodo non proprio positivo di Dani Alves e l'importanza della fase difensiva in questa situazione, sarebbe utile l'apporto di Lichtsteiner sulla fascia destra e di Alex Sandro, inamovibile, sulla fascia sinistra. Per garantire maggiore fisicità a centrocampo dovrebbe essere Lemina a fare da scudo sulla mediana, mentre i soliti Khedira e Pjanic agiranno da mezz'ali. Dybala e Higuain saranno invece pedine fondamentali per aiutare la retroguardia in fase di non possesso aumentando il pressing sui portatori di palla. Nemico numero uno dei bianconeri sarà Niang, dotato di ottimi spunti palla al piede e di uno scatto bruciante che spesso gli permette di lasciare sul posto l'inerme difensore avversario. Non solo, anche l'esterno di destra del 4-3-3 di Montella, Suso, è dotato di ottima tecnica e di un tiro chirurgico. Non è molto indicato sbilanciarsi contro una squadra che fa della rapidità di gioco sulle fasce la sua arma vincente, quindi i bianconeri dovranno attendere pazientemente nella propria metà campo, e, se dovesse essere necessario, soffrendo. Vitali saranno i puntuali raddoppi di marcatura dei difensori centrali laterali, Benatia con Lichtsteiner e Barzagli con Alex Sandro, sugli esterni e la marcatura a uomo di Bonucci, o del difensore centrale deputato a scalare in caso di gioco sull'esterno, su Carlos Bacca. Altra arma tagliente dei rossoneri è il tiro da fuori, facilitato dalla rapidità di esecuzione e dalla precisione nella conclusione dei centrocampisti centrali Kucka e Bonaventura. I centrocampisti, in particolare Lemina, e gli attaccanti dovranno non solo pressare alto le mezz'ali non concedendo il tiro, ma prevenire qualsiasi rischio cercando di anticipare i loro movimenti.

Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini
Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini

Secondo tempo

Se la prima frazione sarà di sacrificio, la seconda dovrà essere un capolavoro di tattica. Il primo cambio utile per cambiare il corso della partita potrebbe essere Juan Cuadrado, con un cambio modulo utile a garantire velocità, imprevedibilità e ampiezza sulle fasce e copertura in caso di ripartenza. Il nuovo modulo da adottare sarà il 4-1-4-1, con Evra sulla fascia sinistra a sostituire un Benatia non ancora in grado di reggere i novanta minuti,  Lemina, poi sostituito da Hernanes per dare maggior equilibrio, in mediana, Cuadrado e Sandro sugli esterni, Pjanic da regista avanzato centralmente, affiancato da Dybala, e quindi con Higuain unica punta. Fondamentale nella fase d'attacco sarà il giropalla al limite dell'aria, che sarà contrastato dall'azione di disturbo dei tre centrocampisti. Pjanic, che sicuramente verrà marcato da due uomini, e Dybala dovranno cercare di spostarsi sugli esterni per sorprendere con fraseggi stretti e cambi di gioco la statica difesa rossonera. Anche qui con pazienza, per non scoprirsi e rischiare di subire contropiedi che potrebbero rivelarsi letali, i bianconeri dovranno trovare il varco giusto e magari l'assist vincente per il terminale offensivo, Gonzalo Higuain, che dovrà essere spesso affiancato da Sami Khedira, ormai esperto negli inserimenti.