Verso Juventus-Napoli, i tre precedenti che hanno fatto la storia

Siamo andati a rovistare nell'album dei ricordi per ritrovare tre match memorabili tra Juventus e Napoli. Diego Armando Maradona nel 1985, Edinson Cavani nel 2011 e Simone Zaza nel 2016.

Verso Juventus-Napoli, i tre precedenti che hanno fatto la storia
Juventus Napoli del 13 febbraio 2016
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Di Giuseppe Mercuri

Juventus-Napoli non è mai qualcosa di banale. Lo dimostra la storia, lo dimostrano gli incontri tra queste due squadre che sono entrati di diritto nell’immaginario collettivo. Una rivalità dentro e fuori dal campo, che ha visto sfidarsi nel corso degli anni talenti e fuoriclasse di ogni tipo. Da Maradona a Platini, fino ad Higuain, giusto per citarne alcuni. Andremo ora a ripercorrere le sfide più belle che hanno messo di fronte due top club del calcio italiano.

Facciamo un passo indietro nel tempo ed andiamo nel lontano 1985. E’ il 3 novembre. Al San Paolo arriva una Juventus schiacciasassi, guidata da Giovanni Trapattoni. I bianconeri hanno raccolto ben 8 vittorie in altrettante partite di campionato. Per quella partita, ovviamente, c’è il tutto esaurito. L’incontro non è particolarmente spettacolare, uno di quei classici match che possono essere decisi solamente dal colpo di genio, dal lampo di un fuoriclasse, di una o dell’altra squadra. Mancano 18 minuti al termine dell’incontro. L’arbitro Redini assegna una punizione a due in area bianconera. Maradona posiziona la palla, la barriera non è particolarmente distante da lui, saranno al massimo 5 metri. Con lui c’è Pecci il quale gli tocca il pallone, il numero 10 azzurro tira fuori un interno sinistro che si va ad infilare sotto la traversa e mette da parte sia l’opposizione di Tacconi che le leggi della fisica.

Ritorniamo ora in tempi più recenti. Il 9 gennaio 2011, sempre in terra campana, sbarca la Juventus allora guidata da Luigi Del Neri. Per i bianconeri il momento non è assolutamente dei migliori: nella partita precedente, quella del 6 gennaio in casa contro il Parma, si è gravemente infortunato l’uomo più prolifico della stagione e che avrebbe potuto portare i suoi in alto, Fabio Quagliarella, peraltro passato in estate proprio dal Napoli alla Juventus. La partita è l’apoteosi massima di Edinson Cavani, con una tripletta devastante porta a casa il pallone, conquista l’intero popolo azzurro ed entra nella Hall of Fame dei più grandi bomber partenopei di sempre. Quell’anno il Napoli centrerà uno storico terzo posto alle spalle di Milan e Inter e potrà ritornare a calcare il palcoscenico della Champions League, dopo 20 anni di astinenza.

E infine chiudiamo il nostro racconto con la sfida che ha avuto luogo allo Juventus Stadium il 13 febbraio di quest’anno. Il Napoli capolista affronta una Juventus che a partire da ottobre ha completamente cambiato ruolino di marcia, recuperando punti su punti e portandosi ad un passo dalla vetta della classifica. La resa dei conti arriva alla 25esima giornata. La partita è molto tattica, entrambe le squadre però hanno delle ottime occasioni per portarsi in vantaggio, c’è un Higuain in grande spolvero che viene contenuto in maniera magistrale da Bonucci, o Dybala che più volte va vicino al gol. La svolta della partita, e del campionato, arriva a tre minuti dal termine, quando Simone Zaza (entrato al posto di Morata), esplode il sinistro che trafigge Reina e spedisce in paradiso la squadra bianconera.