La Juventus di Massimiliano Allegri archivia il campionato superando il Napoli per 2-1 e allungando a +4 sulla Roma, seconda in classifica. La testa, ora, si concentra interamente sul cruciale match di Champions League contro l'Olympique Lione. Già nella conferenza pre Napoli, il tecnico livornese si è espresso chiaramente in merito alla partita, marcandone in maniera netta l'importanza: "Sarà fondamentale la sfida di mercoledì, vogliamo chiudere subito il discorso Champions".

Il confronto con i partenopei ha evidenziato nuovamente come i bianconeri siano maestri nello sfruttare al meglio i momenti decisivi delle partite. Non c'è un'organizzazione di gioco corale degna del livello tecnico della rosa, ma esiste una struttura che esalta le singole qualità del ruolo e del giocatore ed una convinzione di squadra che, in svariate occasioni, hanno fatto la differenza. Non basta questo, però, nella massima competizione europea per club. Lo ha sottolineato il capitano, Gianluigi Buffon, spronando i suoi compagni: "Dobbiamo migliorare nell’armonia e nella qualità di gioco se vogliamo ambire a qualcosa di più".

Parole importanti. E' stato lui, infatti, a salvare il risultato dei bianconeri al Parc Olympique di Lione con parate incredibili su Lacazette e Tolisso. Poi, il jolly di Cuadrado ha risolto ed ipotecato i tre punti. Una Juventus, quella ammirata sul suolo francese, che è andata via via scemando sotto la compattezza asfissiante e le strette linee dell'equipe di Génésio. Il Lione si è messo a specchio, con un 5-3-1-1 folto di maglie bianche a centrocampo per annullare le linee di passaggio e non far recapitare il pallone a Dybala sulla propria trequarti. Allegri ha optato per Evra terzo centrale di difesa e Lemina in regia, con Sandro-Dani Alves esterni.

Coperta pesante per Génésio, 5-3-1-1, reparti e maglie strette per concedere pochi varchi ai filtranti bianconeri. La Juventus è costretta a giocare il pallone sull'esterno, ma per essere efficace bisogna muovere rapidamente la sfera per prendere il tempo all'accorciamento del blocco sul lato in possesso.

Il posizionamento in campo dei francesi ha lasciato sicuramente più spazio alla Juventus sulle corsie laterali mentre i reparti stretti hanno appiattito la squadra e consentito ai difensori in maglia di blu di lanciare spesso alle spalle della retroguardia avversaria. Nella prima frazione di gioco, il Lione ha creato praticamente nulla dalle parti di Buffon, continuando a scivolare con il blocco da un versante all'altro nell'attenta fase difensiva. Incredibilmente, i padroni di casa sono stati quelli che più vicini al vantaggio con il calcio di rigore di Lacazette neutralizzato da Buffon. I Long Balls sono una delle armi più arcinote e caratteristiche della Juventus, arma al quale affidarsi quando l'azione ristagna e non ha seguito.

Contro i francesi, all'andata, spesso sono stati utilizzati i lanci lunghi ma quel che è mancata è stata la prontezza, la precisione ed il timing giusto per mandare in porta il destinatario. Ovviamente, spicca Leonardo Bonucci, maestro nel lancio dalle retrovie anche i due esterni, Alex Sandro e Dani Alves, non hanno disdegnato i LB per l'occasione.

Probabilmente sarà utilizzata anche nel match di mercoledì, a maggior ragione grazie al fatto che il tandem d'attacco sarà formato ancora da Mandzukic-Higuain. Il ritorno di Marchisio dal 1', consentirà ai bianconeri di avere sicuramente più velocità di esecuzione e di leggere alcune situazioni in cui Lemina ed Hernanes non sarebbe capaci d'immedesimarsi. Proprio la rapidità sarà uno dei requisiti da far valere se il Lione imposterà la partita sulla base di quella giocata tra le mura amiche. Ciò che potrebbe davvero variare è l'assetto, mutato subito dopo la sfida di Champions con la Juve: 4-3-3 con Lacazette al centro dell'attacco.

La scelta dello schieramento segnerà anche il tipo di approccio che intende dare alla gara Génésio. Se sarà specchio, l'impostazione tattico non varierà affatto; se continuerà sulla scia delle ultime due partite di campionato (Guingamp e Tolosa) e quindi con la propria idea, allora potrebbe rivoluzionarsi anche il canovaccio della gara con i transalpini in avanti e i padroni di casa in attesa. Qualora il Lione riproponesse il modulo con cinque difensori, il miglior modo per contrastarlo, come detto, è muovere rapidamente il pallone da una fascia all'altra. La Juventus quando ha accelerato con intensità in avvio al Parc Olympique, ha messo in notevole difficoltà i rivali.

Come dovrebbe agire la Juventus: circolazione immediata della sfera e cambio fascia repentino sul lato scoperto. Arma impotante potrebbe essere Cuadrado sin dall'inizio, per creare imprevedibilità e superiorità: è stato proprio lui a decidere l'andata con una giocata d'autore.

Cosa ci sarà di diverso? Dybala sarà assente, tornerà Marchisio e molto probabilmente giocherà Benatia in difesa. Con il doppio centravanti, Higuain-Mandzukic, sfruttare al meglio i cross dalle fasce diventa di primaria importanza. Dani Alves, in panchina contro il Napoli e richiamato spesso da Allegri, dovrà necessariamente stare largo e non cadere nell'accentramento che lo condiziona dall'inizio della sua avventura europea. L'ideale sarebbe far coesistere il brasiliano e Cuadrado sulla stessa fascia. Vedremo cosa Allegri avrà in mente per cementificare la qualificazione agli ottavi di finale.