Un segnale alla Serie A, una voglia di vincere recuperata dopo la débacle di Genova. La Juventus riprende a marciare battendo l'Atalanta per 3-1, convincendo sia sotto il profilo tecnico che psicologico. "Oggi abbiamo dato un segnale veramente forte", spiega infatti a caldo Daniele Rugani, intervistato a Sky. "Con il Genoa abbiamo fatto un tonfo che ci può stare, ma ci ha fatto solo del bene. Siamo stati bravissimi, da squadra intelligente abbiamo capito gli errori e oggi abbiamo fatto l'opposto, scendendo in campo avvelenati. Il risultato è la logica conseguenza della cattiveria che ci abbiamo messo".

Il centrale ex Empoli è anche andato a segno per la seconda volta in stagione, incornando di testa su corner, ma il suo  pensiero è alla squadra: "Sono contento per il gol, abbiamo fatto il passo giusto per riprendere il cammino che è ancora lungo, ma sicuramente è stato un bel risultato". Poi ribadisce il concetto della determinazione: "Noi dobbiamo sapere che se giochiamo con questa mentalità facciamo faticare tutti, siamo forti, e se mettiamo in campo queste componenti è dura batterci".

Lucida l'analisi di Massimiliano Allegri, soddisfatto ma anche opportunamente puntiglioso: "Abbiamo interpretato bene la partita, con intensità e cercando di difendere in avanti. Abbiam giocato discretamente bene, ma abbiamo perso palla tre volte a fine primo tempo uscendo in verticale: su questo bisogna migliorare, bisogna gestire meglio certi palloni", spiega ai microfoni di Sky.

Indubbiamente una prestazione condizionata in positivo da una settimana piena a Vinovo: "Allenandosi per una settimana intera si lavora meglio e si possono dare nuove idee alla squadra". Giorni in cui anche Mandzukic e Higuain hanno potuto affinare l'intesa: "In settimana hanno lavorato bene, si cercavano ed erano bravi a fare i movimenti opposti. Ha segnato Mandzukic, ma potevano fare gol entrambi". Poi, con il rientro di Dybala alle porte, una suggestione: "Se loro giocano così, potremmo pensare anche ai tre davanti".

Rimane però il croato l'uomo della serata, migliore in campo, anche per merito dei diversi movimenti a svariare: "Offre qualità in mezzo alla quantità. Se sta fermo fa più fatica, da un peso specifico importante alla squadra ed è molto generoso". E, a proposito di svariare, anche Pjanic ha offerto una prestazione solida: "Da trequartista ha più libertà, poi diventa un centrocampista aggiunto. Bisogna anche trovare gli automatismi".

Proprio il bosniaco è intervenuto successivamente, parlando della sua stagione e, in generale, della sua esperienza in bianconero: "Io rimango sereno, è vero che la squadra deve giocare meglio, ma ho la fiducia della squadra. Ognuno ha fatto il suo lavoro, rimango tranquillo e continuo a lavorare, questa Juve non è ancora al 100%. Qui si respira un'aria diversa".

Sulla partita e sul momento ha invece le idee chiare: "A Genova è successo qualcosa che non deve succedere, oggi è stata una risposta molto positiva, siamo arrivati con una grande rabbia dentro e abbiamo giocato molto bene contro una squadra in forma".