Forse è vero che i bianconeri tirano fuori gli artigli nei momenti di difficoltà, così per ristabilire un attimo le gerarchie. Se ne sono sentite di tutti i colori durante la settimana per la batosta inflittale dal Genoa; poco importa, la Juve ha abbassato il capo, ha preso coscienza dell’errore, e si è rialzata subito. Innanzi a sé vi era una giovane squadra che fin a quel momento aveva fatto davvero bene, portata allo Juventus Stadium sulle ali dell’entusiasmo. La Dea si compone di una rosa notevole fatta di giovani promettenti come Kessiè, Gagliardini, Conti, Caldara, e Petagna, e di gente esperta nella massima serie A come Gomez e Masiello. Tuttavia la Juve quando si mette a giocare non c’è niente da fare perché quest’anno la Juve sembra destinata a sfidare più se stessa che le altre squadre. La Juve scende in campo con un modulo nuovo, tuttavia molto caro a mister Allegri, il 4-3-1-2, con Pjanic trequartista. Dopo un quarto d’ora di buon gioco la Juve riesce a mettere dentro la palla con una splendida azione di Alex Sandro (niente meglio di un gol di un brasiliano per commemorare gli angeli del Chapecoense), dopo quattro minuti altro gol con un’incornata di Rugani su calcio d’angolo, poi solo nel secondo tempo arriva il tap-in di Mandžukić che mette la ciliegina sulla torta ad un’eroica partita uscendo poi dal campo sanguinante ad un ginocchio ma accolto dalla standing ovation dello Stadium. Freuler segna al concludersi del secondo tempo il gol della bandiera, quasi stesse a significare che non è ancora arrivato il momento di smettere di sognare per gli atalantini. Ed ora passiamo alla rassegna dei voti dei bianconeri.

Buffon, 6 – Non viene quasi mai interpellato, nel primo tempo ci pensa Mandžukić  a salvare la porta bianconera dagli unici tiri degli atalantini.  

Lichsteiner, 6 – Buono per l’impegno e la corsa, cose scontate per un giocatore come lui, ma pecca ancora di precisione, tentando più il lancio lungo che si trasforma spesso in palla persa.

Rugani, 6,5 – Il ragazzo sta acquisendo sempre più fiducia nei suoi mezzi, Allegri lo chiama, Daniele risponde, prezioso nelle chiusure difensive e sulle palle inattive, e c’è pure il secondo gol stagionale da aggiungere.

Chiellini, 6,5 – Esordisce con un intervento da King Kong, poi guida il reparto difensivo con sicurezza con la compagnia di Rugani.  

Alex Sandro, 7 – Ha smentito subito le voci per la brutta prestazione di Genova, segna l’1-0 con un scatto bruciante ai danni di Conti e un sinistro velenoso alla destra di Sportiello.  

Khedira, 6 – Ieri ha giocato un po’ sottotono, non fa svarioni, ma non compie nessuno dei suoi inserimenti. (Dal 60’ Lemina, 6 – Entra subito in partita, prende un palo bizzarro.)

Marchisio, 6,5 – Non splende, deve riprendere ancora la mano, ma con lui in mezzo al campo la squadra gioca meglio e con brio.

Sturaro, 6 – Meglio delle precedenti partite, aggressivo e insistente, vince parecchi contrasti in mezzo al campo.

Pjanic, 7 – Forse Allegri ha trovato la sua posizione ideale, Pjanic gioca con intelligenza e inventa con estro e acume, da sottolineare i due assist da fermo. (Dal 77’ Evra, S.V.)

Higuain, 6 – Prova in tutti i modi di fare gol, ma d’altro si mostra sempre disponibile per la squadra, gioca bene, ma gli manca solo il gol per sbloccare la sua evoluzione.

Mandžukić, 8 – Cos’è, un attaccante, un centrocampista, un difensore, o addirittura un portiere? Probabilmente tutto. La sua perfomance è stata un elogio all’impegno, al sacrificio, e alla costanza. Corre come un dannato, sgomita, fa sponde, agevola il gioco, porta via gli avversari, e recupera più palloni di un difensore. Mandžukić sta diventando un giocatore troppo fondamentale per la rosa bianconera; fategli un monumento. (Dal 75’ Cuadrado, 6 – Subito scattante come sa fare lui, ma sul gol di Freuler perde la marcatura.)  

All. Allegri, 7 – Ieri sera ha azzeccato la formazione; se l’altra volta gran parte della colpa era sua, ora gran parte del merito è suo. Urla e sbraita anche sul 3-0, ottimi sintomi.   

Atalanta – Sportiello, 5; Toloi, 5,5; Caldara, 5,5; Masiello, 6; Conti, 4,5 (dal 55’ Grassi, 5,5); Kessiè, 5; Freuler, 6; Spinazzola, 6; Kurtic, 5 (dal 74’ D’alessandro, 6); Gomez, 5.5; Petagna, 5 (dal 55’ Pesic, 5,5). All. Gasperini, 5,5