Un altro successo, un altro primato. La Juventus vince sulla Dinamo Zagabria e lo fa bene, per 2-0, come da pronostico. Una serata in cui i risvolti positivi non si trovano solo nel risultato: uno dei punti fondamentali della serata, quello del ritorno al gol di Gonzalo Higuain, uomo dei record l'anno scorso in campionato in "astinenza" da 4 partite, per lui un intervallo di tempo eccessivo. Ed ovviamente il Pipita, come riportato da Tuttomercatoweb, non può che essere entusiasta nell'immediato post-gara, commentando la sua marcatura: "Tutti gli attaccanti vogliono segnare. Non si può fare sempre gol, sono felice però che sia arrivato".

Il sacrificio a cui l'argentino, in assenza del compagno di reparto naturale, si è sottoposto nell'ultimo periodo di tempo viene sottolineato: "In questi mesi sono uscito un po' dalla zona dove ero abituato a giocare".

Infine c'è lo sguardo agli obiettivi del fuoriclasse sudamericano, in linea con le ambizioni del club, con la voglia di fare jackpot: "L'obiettivo era passare il turno in Champions, il secondo era passare come primi e il terzo era arrivare primi a Natale e vincere la Supercoppa. Siamo sulla buona strada e dobbiamo continuare così. Ora ci dobbiamo riposare e pensare al derby".

Poco dopo ad andare a dichiarare il suo stato d'animo è Paulo Dybala, che ha pure lui i suoi motivi di essere felice: la Joya infatti non giocava dal 22 ottobre ed è rientrato in campo per poco più di 10 minuti, quanto basta per essere felici: "Allenarsi non è lo stesso che giocare. Mi sono preparato molto e sono contento di rientrare. Ho facilità a giocare in qualsiasi posto".

La possibilità di dover cambiare ruolo per fare spazio alla coppia Mandzukic-Higuain in attacco, muovendosi come trequartista: "Possiamo giocare insieme. Io ho fatto il trequartista tante volte e sicuramente non ho problemi a giocare lì. Ho sempre giocato ovunque, non ho problemi a fare la prima punta, la seconda punta o il trequartista".

Lo stato di salute è buono, ma è abbastanza per giocare i prossimi big match in calendario? Secondo il calciatore stesso sì: "Oggi mi sono sentito bene, sono giorni che non ho problemi. Non so se ho i 90 minuti, ma sicuramente più di quanto ho giocato oggi posso farlo".

Il sorteggio degli ottavi, una squadra preferita non c'è per l'argentino: "Vanno bene tutte. Non dobbiamo avere paura di nessuno. Con la squadra e i giocatori che abbiamo possiamo battere chiunque e non dobbiamo avere paura".

E chiudiamo la carrellata con Massimiliano Allegri, che si è soffermato alla stessa emittente televisiva su aspetti maggiormente tattici, come il cambio di modulo avvenuto nella prima frazione con i motivi rapidamente spiegati: "Il cambio di modulo perchè avevamo pochi uomini dentro al campo, giocavamo intorno al perimetro ed eravamo lenti. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, dopo lo svantaggio si sono aperti e sono calati fisicamente. Era importante vincere per il primo posto e poi quest'anno non avevamo mai vinto in casa in Champions".

E il sorteggio va preso con distacco: "Se la pallina è giusta, conviene, se non è giusta, conviene lo stesso perchè bisogna giocarci contro".

Dybala-Mandzukic-Higuain, realtà, possibilità o impossibilità? La seconda è quella giusta: "Può avere un futuro anche a partita in corso, dipende come vanno le partite. Pjanic fra quelli che ho a disposizione è quello che ha giocato di più, anche in Nazionale. Oggi c'erano pochi spazi, ha fatto comunque delle buone giocate".

La stabilità di prestazioni col 4-3-1-2, sarà presto accantonato il 3-5-2? La risposta è ovviamente negativa: "Stasera eravamo partiti con un sistema diverso perchè Cuadrado fa fatica a fare il terzino. Ad un certo punto ho pensato che era meglio averne uno di più dentro al campo e quindi più traiettorie. Con questo modulo comunque non abbiamo fatto tanti risultati; col 3-5-2 abbiamo fatto 12 vittorie in campionato. In ogni caso pensare meno ai moduli e dare meno punti di riferimento e impegnarsi di più".

Inutile distrarsi, comunque, con pensieri tattici o di sorteggio: "In questo momento dobbiamo pensare al Torino domenica, poi la Roma e la Supercoppa di Doha contro il Milan".

Serve un rinforzo a gennaio per completare definitivamente questa squadra e fare il salto di qualità europeo? Il mister non crede: "Non ci manca niente. Abbiamo a disposizione grandi giocatori, dobbiamo sfruttarli per le caratteristiche che hanno, non posso chiedergli cose che non hanno. Stanno facendo grandi cose, primo posto in Champions ed in campionato, meglio di così non può andare. Dobbiamo migliorare sul piano del gioco, dell'ordine, sul non subire molti tiri in porta".