Con la vittoria di ieri sera per 2-0 sulla Dinamo Zagabria sono andati in archivio i gironi di Champions League che la Juventus ha chiuso al primo posto. Però, c'è ancora una cosa da fare per salutare definitivamente lo stage group della Coppa dalle grandi Orecchie, ovvero dare i voti alle prestazioni che i bianconeri hanno offerto nella fredda serata dello Juventus Stadium. 

Partiamo, come sempre, da chi ha difeso i pali bianconeri nel corso dei novanta minuti, fino ad arrivare all'allenatore, Max Allegri. 

NETO: 6. Verrebbe da dargli il più classico dei senza voto, ma due parate le ha fatte quindi è giusto dargli la sufficienza. 

BENATIA: 6. Dopo gli svarioni di Genova torna sui suoi livelli con una partita pulita, senza sbavature, anche se l'avversario era francamente modesto. 

RUGANI: 7. Ha preso il posto di Bonucci e ha svolto il suo compito magnificamente. Cresce di partita in partita e si sta prendendo la Juve con molta classe, come farebbe una bandiera. Trova poi la terza rete stagionale, la seconda consecutiva, ed un difensore con il vizio del gol non guasta mai.

EVRA: 6. Anche per lui partita precisa, senza particolare sbavature, anche se rischia in un paio di occasioni. 

CUADRADO: 6.5. Corre per tutta la partita su e giù sulla fascia, scambia bene con le punte, ma sbaglia troppe volte l'ultimo passaggio.

LEMINA: 6. Entra nell'azione del gol di Higuain, ma è troppo confusionario lì in mezzo. Deve migliorare. 

MARCHISIO: 6.5. Come sempre non si vede e non si sente, ma il lavoro sporco che fa per gli altri è davvero notevole e va sempre sottolineato. A tutto questo aggiunge anche buone aperture e dettatura di tempi di gioco da vero play. 

PJANIC: 6. Inizia bene la partita nel ruolo del trequartista che ormai sembra essere la sua dimensione, ma poi col passare del tempo si spegne lentamente...chissà che non si sia tenuto per il derby contro il Torino. (80' DYBALA: 6.5. Dieci minuti giocati con la voglia di un bambino a cui hanno strappato il gioco preferito per troppo tempo. Tira tre volte, cerca spasmodicamente la palla, la Joya è tornata).

ASAMOAH: 5.5. E' l'unica insufficienza della squadra. Il ghanese non è ancora in forma ottimale e si vede. Il problema è che se le gambe non gli girano a dovere diventa poco utile alla squadra. 

HIGUAIN: 6.5. Risulta ancora un filo poco reattivo e stanco sotto porta, questo anche per via dei compiti che gli sono stati affidati da Allegri, ma se arriva un pallone giocabile lui lo mette dentro. 

MANDZUKIC: 7. Mario is on fire. Il croato è davvero in splendida forma: corre, lotta, contrasta e attacca, è l'arma in più di questo periodo pre natalizio. Un esempio per i suoi compagni.

ALLEGRI: 6.5. Nonostante le dichiarazioni di facciata sa che la partita non è fondamentale e quindi opera un saggio turnover facendo respirare Chiellini, Sandro e Khedira. Ottiene lo stesso la vittoria e il primo posto del girone (prima volta in carriera, nda): la botte piena e la moglie ubriaca.